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11 ottobre 2025
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Sicilia: se denunci vai sotto scorta
di Elisa Fontana *

In Sicilia c’è un giovane deputato all’ARS, Ismaele La Vardera, fondatore del movimento Controcorrente, che si è intestato da tempo alcune battaglie di legalità che potrebbero anche sembrare di nicchia, ma nella terra dei Gattopardi mai nulla è come sembra e mai nulla è secondario fino in fondo.

Premetto che non ho idea se La Vardera sia l’ennesimo esperimento populista di cui questa terra è fertile o se il suo Movimento evolverà in una compiuta proposta politica, ma va dato atto che quello che denuncia La Vardera è sotto gli occhi di tutti, documentato con nomi e cognomi e con immagini inconfutabili che si possono trovare facilmente sui suoi social.

E dunque vediamo un po’ più da vicino le denunce di La Vardera, segno incontrovertibile di un governo regionale troppo e troppo spesso distratto da quel che accade sul territorio, da sfiorare quella che alcuni considerano una completa cecità, altri una totale complicità politica.

Cominciamo in maniera grottesca da alcuni crateri dell’Etna. L’Etna è un bene pubblico aperto a tutti, un patrimonio universale per chiunque voglia immergersi nella sua bellezza e unicità. Ma non per i crateri Silvestre nel versante sud del vulcano, il cui l’ingresso all’area è stato recintato e per accedere e vedere i crateri occorre pagare 5 euro.

Tutto illegalmente, ovviamente, ma non si può sostenere che fosse nascosto era tutto in bella mostra, alla luce del sole, eppure nessuno se ne era mai accorto.

Ma passiamo alla battaglia che La Vardera ha sostenuto questa estate contro gli ostacoli posti dai privati alla libera fruizione delle spiagge in Sicilia. Non crediate che sia un problema marginale, tutta la Sicilia è costellata da ostacoli fisici che impediscono ai cittadini l’accesso al mare e la fruizione gratuita delle spiagge.

Tutta la Sicilia. Fino ad arrivare all’assurdo della spiaggia di Mondello il cui accesso veniva vietato addirittura con dei tornelli, proprio come quelli che troviamo all’ingresso dei ministeri o della metro.

Nella battaglia per fare togliere quei tornelli illegali La Vardera si è pure imbattuto in una famiglia di mafiosi che lavora all’interno della concessionaria della spiaggia e regola le entrate attraverso i famigerati tornelli. Nemmeno di questo si erano accorti in Regione, d’altronde chi ci va mai a Mondello, spiaggia sperduta di cui nessuno sa niente.

E, magicamente dopo le denunce di La Vardera, in Regione si sono svegliati e hanno emesso un’ordinanza in cui si stabiliva l’illegalità di ogni ostacolo posto all’accesso alle spiagge in tutta la regione. In quanto a fare rispettare l’ordinanza è tutto un altro discorso, ma almeno adesso c’è.

E mentre si discutevano e si denunciavano tutti questi abusi, l’immaginifico Schifani che faceva? Lavorava alacremente e modificava lo Statuto della Regione, aggiungendo altri 12 deputati all’Assemblea per una spesa annua di circa 55 milioni di euro. Schifani è un mito che fa impallidire Maria Antonietta e le sue brioches.

E veniamo a questi giorni, in cui all’Assemblea regionale si rinnova il rito annuale delle mancette. Rito antichissimo cui nessuno si è mai sottratto, ma che ultimamente ha assunto contorni davvero vergognosi.

In cosa consiste? In previsione della Finanziaria annuale, ciascun deputato presenta uno o più emendamenti per avere soldi da riversare poi nel proprio territorio elettorale.

E così La Vardera ieri in piena Assemblea ha letto i nomi dei deputati che hanno chiesto cospicui finanziamenti per campi da padel, sagre del carciofo, direttamente per il proprio paese o per tutte le chiese del proprio paese e altre amenità del genere. Un’orgia di finanziamenti a spese pubbliche per un ritorno elettorale personale sul territorio. Geniale, vero?

Bene, dopo questa denuncia pubblica in piena assemblea regionale, ieri la maggioranza è andata sotto ben 17 volte sulla manovra finanziaria. Un sussulto di dignità? Un afflato etico? Ma per carità, siamo seri, suvvia. E’ solo una guerra aperta fra Schifani e FdI che si sente sottodimensionata e politicamente messa da parte dal riavvicinamento di Schifani con l’immarcescibile Totò vasa vasa Cuffaro.

Come chiunque può notare una lotta etica fra giganti. Lunedì ci sarà un vertice di maggioranza, una maggioranza che nei fatti non esiste più, ma vedrete che magicamente troveranno un accordo che faccia felici tutti.

E Ismaele La Vardera? E’ notizia di oggi che è finito sotto scorta. Così impara.

* Coordinatrice Commissione Mafia e Antimafia dell'Osservatorio


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