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Critiche a Trump destano dubbi
di Corrado Poli *
Trump parla a vanvera mentendo e facendo affermazioni paradossali e contraddittorie.
Tutti i media, a ranghi compatti, gli danno addosso. Giustamente, ma… io non mi fido.
Trovo disgustoso il piacere grossolano che molti provano nell’attaccarlo confondendo la persona con l’istituzione.
Più Trump appare idiota e fa sciocchezze, meno orribili e corrotti sembrano coloro che l’hanno preceduto!
Ma democratici e repubblicani moderati non sono meglio di lui: sono corrotti e sicuramente in grado di controllare meglio di Trump l’opinione pubblica e la macchina federale che include le forze armate, l’FBI e la CIA, oltre a numerose agenzie di spesa e la Federal Reserve.
È una competizione in cui vince chi è meno spregevole ed è l’anticamera dello sfacelo completo.
Non c’è democrazia se non si può scegliere tra alternative credibili.
Oggi, questa scelta non c’è! Se Trump verrà cacciato - come meriterebbe - sarà sostituito da un regime persino più rigido e in grado di controllare un sistema istituzionale dominato da organizzazioni private che sfuggono al controllo degli elettori.
È ragionevole domandarsi se l’ascesa di Trump non sia stata favorita - o per lo meno accettata e gestita - da quella stessa oligarchia che entro il breve volgere di poco più di tre anni potrà disporre di un controllo ancora più assoluto.
* Già docente della Johns Hopkins University di Baltimora (USA), componente del Comitato Scientifico dell'Osservatorio
 
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