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Governo opprime la Magistratura
di
Santina Sconza *
La favola di Fedro 'Il lupo e l'agnello' si addice a questo governo e soprattutto alla presidente Meloni e al vicepresidente Salvini.
I vari pretesti per sottomettere il potere giudiziario alla politica sono simili a quelli del lupo che accusa l'agnello di sporcare l'acqua che lui sta bevendo, anche se lui si trova a monte. Falliti i vari stratagemmi, il lupo si lancia sull'agnello e lo mangia.
Sono anni che Meloni e Salvini attaccano i magistrati, è bastato semplicemente un avviso di garanzia per far arrabbiare la lupa neofascista, pur sapendo che l'avviso non è una condanna ma semplicemente un atto del Pubblico Ministero che informa un indagato che è sottoposto a indagini penali e gli consiglia di nominare un difensore di fiducia.
Serve a garantire i diritti della difesa e viene inviato prima di atti investigativi a cui il difensore ha diritto di assistere, come un interrogatorio.
Riceverlo non significa essere colpevoli, ma è necessario per la tutela dei propri diritti.
La Meloni sa benissimo che cos'è un avviso di garanzia perché il suo sottosegretario Mantovano e il ministro Nordio sono stati magistrati.
Ma come il lupo usa tutti i pretesti per mangiarsi l'agnello, lei usa lo stesso metodo e accusa la Magistratura di accanimento contro i politici per poter sottomettere il potere giudiziario a quello politico.
Aizza il popolo contro la Magistratura, basta leggere i commenti dei neofascisti sui giudici nei suoi post e sui giornali asserviti al governo.
La Memoria non esiste più, le stragi dei giudici morti per compiere il proprio dovere dimenticate.
Mi indigno poi quando la Meloni per l'anniversario delle stragi di queste vittime fa finta di onorarle nella sua pagina, pur sapendo, di averle tradite con la Riforma.
Una lupa malvagia che ha realizzato il sogno di Gelli e Berlusconi con l'avallo di due ex magistrati Nordio e Mantovano.
In un'intervista a Italpress il Procuratore generale di Cagliari Luigi Patronaggio ha affermato che “è innegabile che vi sia un disegno politico dell'attuale maggioranza tendente a ridimensionare il peso della magistratura all'interno della tradizionale divisione dei poteri dello Stato”.
"Viene respinta l'idea che vi possa essere un controllo di legalità, sulla base della Costituzione e delle altre leggi fondamentali anche sovranazionali, affidato a un potere terzo e autonomo rappresentato dall'ordine giudiziario nel suo complesso".
Il punto più dirompente?
"La mortificazione del Csm, con l'introduzione del sorteggio dei suoi membri togati. Il che lo riduce da organo di rilevanza costituzionale, garante dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura, ad una sorta di consiglio di amministrazione con una forte componente filogovernativa”.
Sicuramente si farà il Referendum per cancellare questa riforma.
Che prezzo pagherà la Magistratura?
Che mezzi userà questo governo per screditarla?
Questo governo è simile a quello degli USA: un venditore di case e una under-dog usano l'arma del vittimismo per smantellare la democrazia.
Ribaltano la verità, loro che usano l'odio come arma potente per sconfiggere gli avversari, si trasformano in agnelli per convincere i loro elettori.
Che pena quei ragazzi di Fratelli d'Italia e della Lega non riescono a discernere il bene dal male, applaudono alla fine del loro futuro democratico, della loro libertà e dimenticano che la Costituzione italiana è una delle più belle.
Questi ragazzi non ricordano che la democrazia è il frutto della lotta di Liberazione e dei Partigiani e civili uccisi.
Dipingere la Magistratura come banda di toghe rosse è strumentale.
Il pensiero unico cioè quello neofascista è in questo governo, e non di certo fra i magistrati che rispettano le leggi e le applicano con i criteri della Costituzione e della democrazia.
* Coordinatrice Commissione Mafia e Antimafia dell'Osservatorio
 
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