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TeleMeloni: chiacchiere invece di risposte
di Aranka Korosi
Giorgia Meloni ha reinventato la comunicazione di governo: addio alle noiose conferenze stampa, troppo rischiose. Basta con le domande scomode dei giornalisti. Il Parlamento? Una comparsa, utile solo per le passerelle.
Il nuovo palcoscenico preferito? Il salotto di Mara Venier a Domenica In.
Il format è collaudato: si parla di pranzi della domenica, ricordi d'infanzia e pastarelle. Un toccasana per i sondaggi!
Perché affrontare questioni spinose come il carovita, la sanità o il lavoro quando puoi conquistare il pubblico con un aneddoto familiare e un sorriso in diretta?
Peccato che siamo in piena campagna elettorale!
Quella che stiamo vedendo non è una strategia comunicativa: è l'ennesima televendita di consenso a reti unificate.
È TeleMeloni, il canale dove il dibattito pubblico viene sostituito dalla pubblicità di sé stessi.
Eppure, in una democrazia che non sia solo un ricordo, ci si aspetterebbe altro:
· Un Premier che affronta i giornalisti, non che li evita.
· Un Premier che risponde in conferenze stampa vere, non in salotti televisivi.
· Un Premier che rende conto in Parlamento, non che lo ignora.
I cittadini aspettano risposte concrete, ma intanto... hanno il diplomatico. Non quello che serve per le crisi internazionali, eh: quello dolce...
Questa non è politica. È intrattenimento. E il prezzo del biglietto lo stiamo pagando tutti.
 
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