Trump scontento dell'attacco a Doha riceve premier del Qatar
di Mauro W. Giannini

Oggi il Qatar ha confermato che ospiterà un vertice arabo-islamico di emergenza in risposta al recente attacco israeliano contro i leader di Hamas sul suo territorio.

Majed bin Mohammed Al-Ansari, consigliere del Primo Ministro e portavoce del Ministero degli Esteri, ha dichiarato in un'intervista alla Qatar News Agency che "il vertice discuterà una bozza di risoluzione sull'attacco israeliano allo Stato del Qatar, presentata dalla riunione preparatoria dei ministri degli Esteri arabi e islamici, che si terrà domenica prossima".

Ha sottolineato che convocare il vertice in questo momento "ha il suo significato", il primo dei quali è dimostrare "l'ampia solidarietà araba e islamica con lo Stato del Qatar".

Ansari ha affermato che l'attacco, che ha preso di mira i complessi residenziali dei negoziatori di Hamas a Doha, equivale a "un'aggressione codarda" e rappresenta "terrorismo di stato praticato da Israele".

Ieri il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ospitato a New York il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, e il vice capo della missione del Paese del Golfo ha dichiarato che la cena è andata alla grande.

"Ottima cena con il presidente. Appena conclusa", ha scritto Hamah Al-Muftah sulla piattaforma social statunitense X. La Casa Bianca ha confermato che la cena ha avuto luogo, ma non ha fornito dettagli.

Trump aveva espresso forte disappunto nei confronti di Israele dopo l'attacco a Doha, affermando che si trattava di un'azione unilaterale che non favoriva gli interessi degli Stati Uniti o di Israele.

L'attacco ha causato la morte di cinque membri di Hamas e un funzionario della sicurezza del Qatar, che stavano discutendo di un nuovo accordo proposto dagli Stati Uniti per porre fine alla guerra a Gaza. Il Qatar è uno dei principali mediatori nei negoziati per porre fine alla guerra.

Prima della cena con Trump, lo sceicco Mohammed ha incontrato alla Casa Bianca il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance e il segretario di Stato Marco Rubio.

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