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Ingenui credono ancora nei negoziati
di Rossella Ahmad
Devo ripetermi. Ciò che mi fa infuriare è l'estrema ingenuità dei mediorientali. A contatto da cento anni e più con autentiche carogne e non ancora pienamente consapevoli del loro livello di perfidia e slealtà.
Ancora credono al termine "negoziati". Ancora vi partecipano, nonostante che siano palesemente vere e proprie trappole ideate per radunare il numero massimo di negoziatori e farli fuori.
Così è accaduto in Iran, così in Libano, così in Qatar.
Non soltanto trappole. Costruite inoltre seguendo sempre il medesimo schema, con gli USA che si propongono come "promotori del processo negoziale" ed i negoziatori colpiti mentre impegnati nella costruzione di uno straccio di diplomazia.
Ditemi voi. Questa perseveranza nel crimine da una parte e nella fiducia insensata dall'altra, come se gli eventi si succedessero senza lasciare traccia. Come degli eterni pinocchio costantemente gabbati dal Gatto e dalla Volpe, ma in versione serial killer.
Ghada Karmi, accademica e scrittrice palestinese, e donna di viva intelligenza, lo spiega con chiarezza: il sionismo non ha amici. Vi è gente che ancora indulge nella falsa credenza di un sionismo liberale con cui sia possibile dialogare, che sia possibile accomodare in qualche modo. Questa è stata la polvere negli occhi che ha condotto noi palestinesi al disastro di Oslo, e gli arabi alle paci separate di Egitto e Giordania.
Il tutto basato su una premessa totalmente errata, e cioè che sia possibile rapportarsi da pari ad un'entità per la quale tu rappresenti un essere inferiore.
Smettiamola per favore di parlare di opposizioni in chiave anti-Mileikowsky e di sinistre pacifiste in Israele. Non esiste nulla del genere e, se esiste, ha mire completamente sovrapponibili a quelle governative. Una rapida scorsa alla breve storia criminale di questo stato fugherà ogni possibile dubbio. Mileikowsky è il punto di arrivo del sionismo, la sua logica conclusione storica.
Le cosiddette opposizioni, che tanto credito suscita(va)no nel qualunquista medio, differiscono forse nei metodi mediante cui realizzare l'annientamento del popolo palestinese. Un genocidio al rallentatore, discreto, per essi andava forse più che bene, come ai bei tempi di Oslo. Dico forse, non essendone minimamente sicura: il sionismo è un progetto, evidentemente il redde rationem è giunto per tutti, e tutti ne sono partecipi a vario titolo.
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