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09 settembre 2025
tutti gli speciali

La Guerra Sino-Giapponese dal 1931 al 1945 (2)
di Roberto Preve

Capitolo secondo, l'incidente cinese.

I giapponesi in Manciuria non avevano assolutamente armi migliori di quelli cinesi. Le loro vittorie erano dovute agli incredibili sacrifici che facevano i soldati e allo spirito combattivo delle truppe.

Le armate cinesi del Giovane Maresciallo furono distrutte e persero 300 mila uomini. L'esercito del Kwantung occupò tutta la Manciuria e la trasformò in una colonia privata dell'esercito. Quando il ministro delle Finanze chiese cosa succedeva in quel territorio , gli fu opposto il segreto militare e il Principe Asaka fratello dell'Imperatore fece capire che domande non andavano fatte.

La società delle nazioni - l'odierna Onu - aveva pigramente condannato l'occupazione e quindi il Giappone uscì da quell'organismo e iniziò la costruzione di gigantesche industrie siderurgiche nel territorio occupato. Senza i sei milioni di tonnellate di acciaio prodotte poi ogni anno, il Giappone non avrebbe potuto poi condurre la seconda guerra mondiale.

Il pagamento delle spese? Visto che il Manchukuo - così si chiamava il nuovo stato - era separato dal Giappone, in primo luogo l'esercito portò un milione di coloni giapponesi nel nuovo territorio che diventarono produttori del 50 per cento del riso che il Giappone consumava e poi fu messo in commercio l'oppio, che veniva coltivato sotto sorveglianza militare, e che ridusse presto 30 milioni di cinesi al rango di tossicodipendenti. Gli enormi profitti della droga portarono ad un aumento dello stile di vita dell'esercito giapponese che si corruppe pure, perdendo ogni senso del limite.

L' Urss in piena carestia e la Cina non avevano osato reagire ma misero in piedi una guerriglia che nel 1934 controllava con 64 mila uomini l'ottanta per cento del territorio. Comunisti e nazionalisti cinesi combattevano insieme. Nel 1936 un ignoto guerrigliero coreano, Kim il Sung, sconfinò nella Corea, che era colonia giapponese, e liberò per 24 ore un villaggio, creando un mito che ogni anno viene celebrato in Corea del Nord.

I giapponesi, stufi di essere decimati, misero su la politica dei tre tutto. Distruggere tutto, bruciare tutto e uccidere tutti. Ottenero buoni risultati e nel 1938 la guerriglia controllava solo il 10 per cento del Manchukuo, che nel frattempo era diventato un impero guidato da Pu Yi, ultimo imperatore di tutta la Cina, che era stato contattato da una principessa mancese agente del Giappone che odiava i cinesi.

Nel 1939 gli ultimi guerriglieri fuggirono in Urss compreso Kim il Sung. Per spingere la Cina a riconoscere il nuovo stato, nel 1932 i Giapponesi attaccarono Shanghai e fecero 50mila morti ma dovettero ritirarsi per le pressioni internazionali. In Cina intanto infuriava la guerra civile e Ciang Kai Shek considerava più importante sterminare i comunisti che combattere i giapponesi. Questi ultimi erano una malattia transitoria, il comunismo era una malattia mortale per lui. L'esercito di Ciang era guidato da istruttori tedeschi nazisti perché allora il Giappone non era alleato della Germania.

Nel 1936 il giovane Maresciallo, che si chiamava Zhang, catturò Ciang e con la pistola alla testa a Xi An lo costrinse ad allenarsi con Mao contro il Giappone. Per questo gesto patriottico che costò al giovane Maresciallo la prigione di Ciang fino al 2001 a Taiwan per la bellezza di 64 anni, egli viene onorato come uno dei più grandi eroi della Cina di oggi e il suo gesto ogni anno è celebrato in ogni scuola.

Dopo l'alleanza di tutti i cinesi, Stalin firmò un patto di amicizia con la Cina e subito dopo l'attacco del Giappone del 1937 mandò un corpo di spedizione in Cina ad aiutare gli aggrediti. Si tratta di quell'intervento di cui Putin parlava e di cui la Kallas era ignara.

Infatti nel 1937 l'esercito Giapponese ebbe la bella pensata di conquistare tutta la Cina, visto che la Manciuria era stata digerita. Ricordo che Italia e Vaticano furono tra i pochissimi stati nel Mondo a riconoscere lo stato fantoccio del Manchukuo. Il Maresciallo Sugiyama si era presentato all'imperatore, che era Hirohito, e aveva promesso una rapida vittoria. Mezzo milione di soldati fu concentrato contro Pechino e prendendo a pretesto il ritardo di un soldato che aveva la dissenteria e quindi non era all'adunata del mattino, cominciarono quello che in modo tutto asiatico e pudico, i giapponesi chiamarono INCIDENTE CINESE.

Questo quando Mussolini iniziava la BATTAGLIA DEL GRANO per un raccolto andato male.

(continua)


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