La partita e l'umanità
di Antonio Matteini

Leggevo sul gazzettino del Chianti che la Casa del Popolo dell'Impruneta ha deciso di non trasmettere la partita di qualificazione al mondiale tra Italia e Stato Ebraico.

Ora, son sincero, per chi magari ha una posizione radicale come me su questo tema, è una scelta che lascia una certa indifferenza; capisco allo stesso tempo che è stata un'occasione per dimostrare da che parte si sta e la Casa del Popolo evidentemente si è posta dalla parte giusta. Quel che mi ha lasciato demoralizzato sono i commenti alla notizia. Decine e decine di commenti praticamente identici uno all'altro.

Sfottò ai "sinistri", discorsi deliranti sul fatto che lo sport dovrebbe unire anzichè dividere, sull'inopportunità di fare speculazione politica su una "semplice partita di calcio".

Si, ormai andrebbero conosciuti i propri polli, ma vedere una quantità tale di gente totalmente dissociata dalla realtà fa male. Non c'è bisogno voglio dire, di leggere gli articoli sull'Antidiplomatico o guardare i video di Ottolina... son 3anni che tra una boiata e l'altra, ogni TG a ogni ora del giorno parla di cosa succede in medioriente, come si fa a dire che è "solo una partita di calcio"?

Come si fa a gridare all'ant1s3m1tismo così a casaccio, a vederla banalmente come un'occasione come un'altra per prendere in giro gli elettori del PD o di sinistra in generale?

La cosa inquietante è che in tanti casi come questi, i commenti più inumani vengono da gente di 50, 60, 70 anni che ha figli e nipoti... come diamine fanno a impiegare i polpastrelli per scrivere questa roba mentre accendono la televisione tutti i giorni e vedono bambini crepare di inedia... Inedia.

Non passa giorno che vengono a contatto con immagini di quel genere e questi riescono a non farsi coinvolgere minimamente.

Viene proprio da chiederselo, se questi sono esseri umani.

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