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Multinazionali del digitale collaborano con Israele
di Gabriele Germani
Il capitalismo è morto?
Le multinazionali del digitale lo hanno ucciso?
Fresca la notizia dell'accordo tra Google e Israele, non nuova per la verità. Tutte le multinazionali del digitale collaborano con un governo che sta commettendo genocidio.
Gli ufficiali dell'IDF stanno reclutando medici e cecchini tramite catene di messaggi su WhatsApp per operazioni militari su Gaza a partire dall'11 settembre.
Spotify investe in droni, costringendoci a una graduale campagna di abbandono (graduale, perché fare uno strappo vorrebbe dire addio musica indipendente, addio podcast).
Varoufakis si sofferma su come il potere di queste aziende tecnologiche sia grande e si fondi sul controllo degli spazi digitali (i cloud).
Tutti noi, spesso inevitabilmente, siamo costretti a stare su queste piattaforme (spesso anche per motivi lavorativi), a conoscerle, ad usarle e queste piattaforme estraggono valoro dalla nostra presenza nei loro spazi.
Il nostro rapporto con Facebook, Instagram, Google, Amazon e altri, ricorda il rapporto di vassallaggio, o ancora meglio, il rapporto tra servitù della gleba e signore.
Noi non abbiamo alcun modo di influenzarne le scelte, produciamo ricchezza per loro, prestiamo lavoro anche quando non sappiamo di farlo.
A questa evoluzione ha fatto seguito anche un salto in termini sovrastrutturali: è cambiata/sta cambiando la società, la religione, la famiglia, il rapporto tra i sessi, ecc.
Il tecno-feudalesimo coesiste con il capitalismo (nessuna transizione avviene in modo netto, anzi) e con esso in qualche modo lotta, sviluppa una dialettica.
Oggi il mondo è a un bivio. Proprio perché le dinamiche sono dialettiche, conflittuali e contraddittorie, vediamo un blocco BRICS variegato e non coeso che rappresenta un mix tra capitalismo-socialismo e l'Occidente rappresentare il capitalismo-tecnofeudalesimo.
In entrambe i casi, il capitalismo rappresenta parte del presente (dove più, dove meno) e la seconda parte rappresenta lo sbocco finale che si affermerà a livello globale in caso di vittoria.
Questo non implica che alcuni stimoli del concorrente non possano essere presi dall'avversario (proprio per quel meccanismo dialettico), così gli USA di Trump adottano alcune misure di capitalismo di stato e sicuramente la Cina ha alcune aziende che puntano a uno sbocco tecno-feudale.
Siamo davanti a uno scontro epocale, che sediamoci comodi, durerà decenni.
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