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Russia: articolisti occidentali che danno i numeri
di Francesco Dall'Aglio
Stamattina, leggendo solo il titolo dell'articolo di Repubblica mi era venuto un accidente. Perché se uno legge "settecentomila russi ammassati, pronta la spallata finale per occupare il Donbass" capisce, come da ovvia intenzione di chi ha congegnato il titolo, che i russi hanno pronti 700.000 uomini SOLO per un'offensiva nel Donbass (l'intero esercito russo, per capirci, consta per tutte le armi di 1.500.000 uomini e donne in servizio effettivo, 1.340.000 secondo l'International Institute for Strategic Studies).
Ma, ragionando appunto di aritmetica: a maggio il GUR ucraino diceva che in tutta l'Ucraina occupata e nella regione di Kursk c'erano circa 600.000 uomini di tutte le armi, tra prima linea (200.000) e retrovia (gli altri 400.000), che è una stima che desta qualche perplessità non solo per il numero che probabilmente è troppo alto ma per i criteri - in Crimea, per dire, ci sono almeno 50.000 uomini che però non prendono parte ai combattimenti, e non è chiaro cosa si intenda con "regione di Kursk", nella quale è concentrato un buon numero di truppe anch'esse non impegnate nel conflitto.
E quindi, leggendo appunto il titolo, pare che i 700.000 siano in più rispetto ai 600.000 (facciamo finta che siano davvero 600.000) che sommati darebbero 1.300.000 uomini su un totale complessivo, come abbiamo già detto, di circa 1.500.000 (o al ribasso 1.340.000 secondo l'International Institute for Strategic Studies).
Il GUR, ovviamente, non poteva aver detto una scemenza del genere, il che però non impedirebbe alla stampa italiana di crederci. Allora mi sono procurato l'articolo e, in effetti, le cose stanno in maniera diversa. Cito: "ci sono circa 700mila soldati russi in Ucraina tra Guardia nazionale, forze speciali e unità di supporto: la maggior parte nell’oblast di Donetsk".
Benissimo, quindi 700.000 è il numero totale dei russi in Ucraina, e la "spallata finale" di cui parla l'articolo verrebbe effettuata da una parte di questi, non da altri 700.000. Al che uno dice, tutto risolto, solita fesseria, chissà quanto volontaria, del titolista.
Direi di no, invece, perché la cifra di circa 600.000 era stata data dal GUR a maggio: ora siamo ai primi di settembre e quindi, sempre secondo il GUR, l'esercito russo è riuscito non solo a ripianare le perdite catastrofiche che, sempre secondo il GUR, subisce (diciamo 1000 soldati al giorno come minimo, siamo intorno ai 90/100.000) ma ad aggiungere altri 100.000 soldati a quelli che ha in Ucraina, per un totale di forza generata di 200.000 effettivi in tre mesi e mezzo - tutti volontari, visto che la Russia non mobilita e non manda al fronte il personale di leva?
E dove li ha pescati, se sempre secondo le fonti ucraine ormai i russi non riescono più a reclutare soldati e devono truffare i lavoratori stranieri che si ritrovano al fronte senza neanche saperlo? Sono tutti tassisti uzbeki e impiegati di call center bengalesi? O, più probabilmente, tutti questi numeri sono dati del tutto a caso perché tanto la gente di logistica non capisce niente e manco gli interessa, perché sono più belli i freccioni sulle carte? Come se appunto il senso di questa guerra fossero i cambiamenti sulle carte.
 
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