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Accademico: istruzione superiore richiede solidarietà degli studenti con la Palestina
di Gabriella Mira Marq
Tim Anderson è un accademico, politologo e attivista australiano che ha insegnato presso l'Università di Sydney ed è autore di diversi libri.
L'Università di Sydney lo espulse nel 2019 per aver paragonato i massacri razzisti israeliani a quelli della Germania nazista. Lo schema, a suo parere, "è più o meno lo stesso in tutto il mondo anglofono, che ha fornito i principali finanziatori della colonia sionista".
Anderson oggi sostiene che una vera istruzione superiore richiede la solidarietà degli studenti con la Palestina, dove il confronto con l'autorità, lo sfatamento dei miti sionisti e l'integrazione dei valori morali nella conoscenza sono essenziali per formare cittadini responsabili.
In generale, a suo parere, l'impegno attivo nei grandi temi dei attualità consente agli studenti di
riesaminare e mettere alla prova le affermazioni strategiche di fonti apparentemente autorevoli,
integrare valori umani e convinzioni morali nella comprensione sociale,
sviluppare relazioni adulte con politici più anziani, dirigenti aziendali, media coloniali (quelli che sostengono ogni intervento occidentale) e funzionari e, ove necessario, confrontarsi,
acquisire fiducia nell'uso della propria voce, dopo un attento esame e un confronto con i principali miti sociali.
In particolare, sulla questione palestinese, "gli studenti possono affinare la loro comprensione e la loro cittadinanza attiva resistendo e denunciando la pseudo-moralizzazione di queste persone che promuovono il razzismo disumanizzante, la conquista e il genocidio attraverso il loro degenerato sostegno ai grandi crimini in Palestina".
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