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05 settembre 2025
tutti gli speciali

Contrordine, compagni!
di Elisa Fontana

Contrordine uno

L’Europa tutta è stata con il fiato sospeso quando qualche giorno fa ha saputo che le interferenze di Mosca avevano schermato il segnale GPS dell’aereo che portava VDL in Bulgaria ad ispezionare le truppe, costringendo i piloti “ad atterrare con le mappe” (giuro, l’ho letto su tutti i quotidiani nazionali). Narrativa sostenuta da un articolo del Financial Times e, ovviamente, riportata da tutti i quotidiani possibili.

La piattaforma FlightRadar24, che monitora i voli 24 ore su 24 aveva immediatamente messo in dubbio questa versione, non avendo evidentemente notato anomalie relative al volo di VDL.

Adesso le autorità bulgare hanno fatto marcia indietro rispetto alla versione iniziale dell’atterraggio con le mappe e il premier bulgaro ha dichiarato in Parlamento che "Dopo aver controllato i registri dell'aereo, abbiamo visto che non c'era alcun segno di preoccupazione da parte del pilota. Per cinque minuti l'aereo è rimasto sospeso nell'area di attesa, con la qualità del segnale sempre buona".

Mannaggia, non c’è mai un nemico serio quando serve.

Contrordine due

E’ notizia dell’altro giorno che la festa di Santa Rosa a Viterbo è stata stravolta dall’arresto di alcuni turchi armati, cosa che ha fatto sì che il ministro Tajani fosse portato in caserma per giusta precauzione e la festa continuata con le luci accese e non al buio come da tradizione.

Bene, il governo si è immediatamente scatenato senza freni sui social, fra ringraziamenti entusiastici di Giorgina “Un’operazione decisiva che ha permesso di celebrare in sicurezza un evento unico al mondo, che è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio immateriale dell’Umanità”, le solite trombonate di Salvini “Attentato sventato. Non c’è posto per il terrorismo” e persino un colpo di tromba di Tajani “Un monito contro quei cattivi maestri che aizzano orchestrando delle campagne d’odio con un linguaggio violento”.

Insomma, si era sventato un attentato ai danni del nostro imprescindibile ministro degli esteri e tutto il governo plaudiva commosso.

Ma si sono scordati di avvertire la Digos che ha dichiarato che i due arrestati sono mercanti di armi al soldo della mafia turca e, soprattutto, “non è emerso allo stato alcun legame tra i due e ambienti del terrorismo internazionale”.

Mannaggia, non c’è mai un terrorista serio quando serve.

In compenso la propaganda è servita, à la carte.


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Dossier diritti

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