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                    Global Sumud Flotilla prende le distanze da Locatellidi Giuseppe Salamone
  
                    
Eccola arrivata la risposta a Claudio Locatelli, colui che si definisce il "giornalista combattente". Che ha combattuto però per venirci a raccontare la versione Ucraina senza alcun ritegno e senza provare vergogna alcuna negli ultimi 3 anni.
Appena ha fiutato l'aria della Global Sumud Flotilla si è subito precipitato annunciando barche stampa con lui a capo. Addirittura ha scomodato anche un grande come Vittorio Arrigoni, a cui non può nemmeno pulirgli le scarpe. Sì,  la barca del "giornalista combattente" avrebbe portato il nome di "Vik". Vergognati!
Ma non è finita qui, perché ha anche avviato raccolte fondi per sostenere la sua iniziativa e abbonamenti ad hoc su YouTube. Doppiamente vergogna!
Il tutto senza che gli organizzatori della Global Sumud Flotilla sapessero qualcosa o lo avessero autorizzato a unirsi a loro.
 La risposta gliel'ha data direttamente Maria Elena Delia, portavoce della Flotilla, poco fa: "Locatelli non è autorizzato a usare il nome della Global Sumud Flotilla. Questa è una cosa seria e delicata". Punto!
Mio nonno mi diceva sempre che un asino può fingersi cavallo, ma prima o poi dovrà ragliare. E infatti il tempo è sempre galantuomo. Come direbbe qualcuno: "è finita esattamente nell'unico modo possibile". 
Viva la Global Sumud Flotilla e spero che adesso molte più persone possano aprire gli occhi sul "giornalista combattente" e su chi ne tesse le lodi!
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