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                    Italiani coraggiosidi Roberto Preve
  
                    
Diventa sempre più faticoso spiegare le cose ovvie. 
Nessuno è più antipatico di D'Alema. Quello che ha fatto la guerra in Kosovo, insieme però a Mattarella che la sinistra  ha perdonato, e che ha guidato assai male il paese quando ne ha avuto l'occasione (si può citare il famoso concorsone degli insegnanti) ma che, a un certo punto, ha assunto una posizione a favore della indipendenza europea di fronte agli Stati Uniti.
Da quel momento gli sono capitate più disgrazie di Giobbe e in molte di queste è evidente la mano dei servizi. 
Con Renzi alle calcagna che è stato paracadutato da Marte e accettato dalla base Pd, che sarebbe più stupida di un branco di mucche, è stato  accusato di traffico di armi alla Colombia a seguito di una telefonata che gli faceva balenare per due altre  telefonate una cifra, settanta milioni,  per cui anche io avrei eliminato mia nonna. 
La sua presenza in Cina su invito  è quello che dovrebbe fare un nostro premier di qualsiasi colore,  come cosa ovvia. Gli attacchi che subisce per tale viaggio  dimostrano solo la stupidità di quelli che li fanno.
Segnalo anche il caso del Cardinale Pizzaballa - quello che doveva diventare Papa e che gli americani hanno fregato, organizzando una scalata a sorpresa per Coniglio primo ovvero Papa Leone - che si trova a Gaza con i martiri mentre il suo capo, nuovo Papa, riceve Erode. 
Dopo la Albanese è il secondo italiano coraggioso il Pizzaballa, non vorrei vivere in un paese in cui D'Alema diventa il terzo, perché allora saremmo alla frutta.
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