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02 settembre 2025
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Bufalomania
di Marinella Mondaini

Il sospettato dell'omicidio del nazista Parubij è stato arrestato e ha rilasciato la sua prima testimonianza, riferisce il presidente scaduto e illegittimo ucraino Zelenskij.

Ma questo passa in secondo piano, perché il capo della Polizia Nazionale ucraina Ivan Vigovskij ha dichiarato che hanno già trovato la "traccia russa" dell’omicidio. Questo fa testo, ha validità ufficiale per i giornali italiani, sottomessi a quelli ucraini. E anche se ammetterà l'omicidio dirà che ha preso ordini da Mosca. Ovviamente “Ha stato Putin”, solo che ci ha messo 11 anni per eliminarlo, che vuoi che sia, invece il comico folle lo lascia in vita.

(aggiornamento delle ore 21: Il sospettato ha ammesso di aver commesso l'omicidio su ordine di Mosca, come volevasi dimostrare!) Il fatto che il tossico avesse tolto la scorta a Parubij da qualche mese non "fa notizia" per i pennivendoli.

Sarebbe meglio pensare invece a quanto odio l’omicida doveva nutrire per il nazista, sulla cui coscienza ci sono migliaia di vittime innocenti, per sparargli alla testa ben 8 colpi, quando ne sarebbero bastati molti meno.

Paolo Brera su la Repubblica ha scritto che “La procura indaga in tutte le direzioni ma privilegiando il movente politico e ritenendo probabile il coinvolgimento della Russia. Secondo l’ex parlamentare Nikolai Velichkovich, Parubij era stato iscritto ripetutamente nelle liste russe delle persone da uccidere". (di Paolo Brera)

Cosa assolutamente falsa in quanto la Russia non ha mai stilato “liste nere di ucraini da uccidere”, questa è davvero una cosa infame. È invece il governo ucraino che ha stilato la sua lista nera, il Mirotvorec, con i dati sensibili di ogni persona inclusa. Una lista che conosco e conosciamo molto bene, che continua tuttora a essere attiva on line e sulla foto di ogni persona uccisa viene apposta la croce e la scritta “eliminato”.

Ma questa infamia a Bruxelles va benissimo, fa parte della “democrazia” ucraina, difesa e foraggiata dai burocrati della fascioUe e dai governi di ogni Stato-membro, compreso quello della madre cristiana. Nemmeno i pennivendoli nostrani ne hanno mai parlato. Ma ora lanciano la bufala delle “liste nere russe di persone da uccidere”. Basta scrivere questo e tutta l’indagine è finita così.

Ma l’astuzia di Putin non conosce limiti, né frontiere. Nemmeno trovandosi al vertice in Cina dei paesi SCO riesce a dimenticare i suoi “nemici” e così ieri pomeriggio ci ha provato anche con il führer Ursula! Pensate, quel “diavolo” di Putin è riuscito a “manomettere con le sue interferenze”, a “disattivare i servizi di navigazione GPS dell’aereo di Ursula” e la poveretta è sopravvissuta dopo un’ora di piroette in aria solo grazie all’uso delle mappe cartacee.

È solo “il demone Putin” insomma che usa lo “jamming o spoofing Gps - che distorce o impedisce l'accesso al sistema di navigazione satellitare”, pensate, lo usa “come mezzo per interrompere la vita civile”! Solo che ieri gli è andata male.


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