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31 agosto 2025
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Giuristi Ebrei criticano panel del seminario di Albanese agli avvocati
di Viola Fiore

L’Associazione Italiana Avvocati e Giuristi Ebrei (AGE) ha scritto al Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Avv. Francesco Greco in merito all’evento formativo dal titolo “La violazione dei diritti umani a Gaza e nei territori occupati”, in programma per il 4 settembre, giudicando squilibrato il panel dei relatori, costituito da Francesca Albanese e l'avv. Barbara Spinelli.

In una lettera sottoscritta dalla presidente Prof. Avv. Fabiana Di Porto, si parla di "difficile contesto di guerra in corso" e di rischio di "amplificare visioni distorte e parziali di questioni che richiederebbero invece un approccio più articolato e scientificamente rigoroso. Solo attraverso il confronto dialettico tra qualificati professionisti".

Secono l'AGE, riguardo all’Avv. Spinelli, "è noto da fonti di stampa, che la stessa abbia espresso pubblicamente posizioni adesive rispetto alle esternazioni della Albanese (da ultimo aderendo ad un appello pubblico in data 14.7 c.a.)".

L’Associazione Italiana Avvocati e Giuristi Ebrei si rende quindi "disponibile a proporre dei nominativi di qualificati professionisti da integrare nel panel come relatori, al fine di garantire quella pluralità di vedute necessaria per un dibattito costruttivo sul tema dei diritti umani nel contesto della guerra in corso".

In caso la richiesta non venga accolta, l'AGE chiede al Consiglio di considerare la lettera "come formale richiesta di annullamento dell’evento, non potendo lo stesso, nelle modalità attualmente previste, considerarsi conforme ad elevati standard formativi che dovrebbero caratterizzare le iniziative del Consiglio Nazionale Forense".

Il presidente dell'Osservatorio, Rita Guma, rileva che "nella lettera non manca un riferimento a una delle critiche che i detrattori rivolgono spesso a Francesca Albanese, e cioè di aver millantato di essere avvocato, titolo di cui in Italia può fregiarsi solo chi abbia superato l'apposito esame e sia iscritto all'Albo".

"Riguardo a questo va detto che il termine inglese "advocate" significa anche sostenitore o difensore, e sono i meno esperti che quando leggono su Wikipedia che un attivista per i diritti è advocate lo traducono erroneamente con avvocato, per il quale sarebbe più rispondente il termine lawyer, così come molti traducono officier come "ufficiale" mentre a seconda dei casi va tradotto come "agente" (se è un poliziotto non graduato) o come "funzionario" se è un civile."

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