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30 agosto 2025
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GAZA: Israele fermerà lanci di aiuti per indurre evacuazione dei palestinesi
di Mauro W. Giannini

Lo sfollamento di massa dei palestinesi dalla zona nord-orientale di Gaza City è iniziato venerdì sera, mentre le forze israeliane intensificavano gli attacchi da nord e da sud, bombardando interi quartieri.

I droni israeliani hanno ordinato ai civili di evacuare verso sud, ma molti si sono rifiutati, sottolineando i continui attacchi e l'assenza di rifugi.

L'ufficio stampa del governo di Gaza ha affermato che spostarsi verso sud era "praticamente impossibile", con i rifugi operativi a oltre il 96% della loro capacità e incapaci di accogliere gli 1,3 milioni di persone già sfollate da Gaza City.

Israele quindi si sta preparando a interrompere i lanci di aiuti umanitari su Gaza City e a limitare l'ingresso di rifornimenti verso nord, in una mossa volta a costringere centinaia di migliaia di residenti a fuggire verso sud prima di un previsto attacco via terra, ha riferito venerdì l'emittente statale israeliana Kan.

La decisione mira a inviare un messaggio a oltre 800.000 residenti, invitandoli a lasciare Gaza City, ha affermato l'emittente, citando un funzionario della sicurezza israeliano che ha affermato che le infrastrutture nel sud erano pronte ad accogliere i civili sfollati.

Secondo il rapporto, l'esercito dovrebbe iniziare a emettere ordini di evacuazione entro circa 10 giorni.

La mossa fa seguito agli ordini dei vertici politici israeliani di porre fine a quella che hanno definito una "pausa tattica" nei combattimenti quotidiani, che nell'ultimo mese aveva consentito orari limitati per le consegne di aiuti umanitari.

Questa pausa è stata causata dalla crescente pressione internazionale dovuta alla grave carenza di cibo nell'enclave.

Kan ha affermato che rimarranno delle pause parziali in alcune aree centrali e ad al-Mawasi, una striscia di terra nel sud dove Israele cerca di dirigere i civili verso il raduno.

L'escalation ha coinciso con la dichiarazione dell'esercito israeliano che Gaza City, che ospita quasi la metà dei 2,4 milioni di abitanti del territorio, era diventata una "zona di combattimento pericolosa".

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