 |
Donazzan denunciata rivendica le sue affermazioni: niente da temere
di Viola Fiore
L’europarlamentare di Fratelli d’Italia Elena Donazzan ha commentato la presentazione della denuncia nei suoi confronti per crimini dell'odio dichiarando alla stampa di non aver nulla da temere.
Non manca peraltro l'insinuazione che chi l'ha denunciata voglia acquistare visibilità a sue spese.
Ha peraltro rivendicato le affermazioni fatte nell'intervento al parlamento UE che le sono valse la denuncia alla Procura di Vicenza da parte del comitato intitolato alla memoria dei nove figli della dottoressa Alaa e del dottor Al-Najjar uccisi a maggio a Khan Younis, dall’Associazione Amicizia Sardegna Palestina e da cento attivisti per istigazione all’odio.
Fra le altre affermazioni, la denuncia riguarda questa frase, ritenuta inumana: “I bambini uccisi a Gaza? Sono figli di terroristi usati come scudi umani”.
Ora il problema è, fanno notare alcuni, l’immunità parlamentare, dietro cui Donazzan potrebbe provare a trincerarsi per non rispondere in tribunale delle sue parole.
Tuttavia è l'europarlamento che valuta la sussistenza dei presupposti per concederla, spiega la presidente dell'Osservatorio Rita Guma.
"In realtà il parlamento UE già anni fa aveva varato un programma contro i crimini dell'odio, anche se esso riguardava i contenuti online, e spinge per estendere questo tipo di reati. - aggiunge Guma - Infatti l'Unione Europea considera i crimini dell'odio (hate crime) e l'incitamento all'odio (hate speech) gravi reati che minacciano i diritti fondamentali e creano discriminazione".
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|