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28 agosto 2025
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Hind Rajab: film alla Mostra del cinema di Venezia
di Rita Newton

"The Voice of Hind Rajab", dramma ambientato a Gaza, diretto dal regista tunisino Kaouther Ben Hania, ha ottenuto un importante sostegno da parte di Hollywood in vista del suo debutto alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e concorrerà per il primo premio il 3 settembre, prima di passare al Toronto International Film Festival per la sua anteprima nordamericana.

Il progetto ha infatti attirato un'impressionante schiera di produttori esecutivi, tra cui Brad Pitt, Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Alfonso Cuarón e Jonathan Glazer. Il sostegno istituzionale è arrivato anche dalla britannica Film4 e dagli MBC Studios, di proprietà saudita. Vedremo presto il film in quanto la sua distribuzione in tutta Europa è già stata assicurata, mentre CAA Media Finance si occupa delle vendite in Nord America.

Il film racconta la straziante morte di Hind Rajab, la bimba di sei anni uccisa nel gennaio 2024 con centinaia, quando l'auto della sua famiglia fu crivellata di proiettili mentre cercava di lasciare Gaza City. Basato sulle registrazioni vocali delle chiamate di Hind ai volontari della Mezzaluna Rossa, il film descrive i disperati sforzi dei soccorritori per raggiungerla.

Sebbene Israele abbia negato la presenza di truppe nella zona il giorno dell'accaduto, le indagini del Washington Post, di Sky News e di Forensic Architecture hanno documentato la presenza di carri armati israeliani e mappato 335 fori di proiettile nell'auto.

Ad Hind Rajab è stata intitolata una fondazione che si occupa di identificare gli autori dei vari omicidi perpetrati nel corso delle azioni militari israeliane. Alcuni assassini sono stati già identificati e denunciati alle autorità dei paesi nei quali si trovavano temporaneamente e il timore di Israele per l'azione della Fondazione ha portato i sionisti a creare link che compaiono in prima posizione nei risultati di ricerca e il cui contenuto scredita la fondazione stessa, in modo che chi la cerca abbia una impressione negativa prima ancora di leggere le accuse della fondazione a Israele e ai suoi militari.

La Mostra di Venezia stessa si prepara a diventare un palcoscenico di protesta. Centinaia di gruppi di base hanno in programma di marciare il 30 agosto in solidarietà con i palestinesi, mentre una coalizione di artisti, tra cui Ken Loach, Céline Sciamma, Audrey Diwan, Toni Servillo e i registi palestinesi Tarzan e Arab Nasser, ha firmato una lettera aperta in cui esorta il festival a denunciare il genocidio e la pulizia etnica.

Inoltre è stato chiesto e ottenuto di non permettere la presenza degli attori Gal Gadot e Gerard Butler in quanto la prima già soldatessa di Israele e il secondo sponsor di una raccolta fondi per l'esercito israeliano.

In realtà Gadot si è espressa in modo diversificato sui social. Per esempio dopo il 7 ottobre lessi un suo post molto emotivo, in cui coinvolgeva anche la figlia, sulla sofferenza dei suoi connazionali mentre in precedenza aveva criticato la politica discriminatoria di Netanyahu verso gli Arabi. Tuttavia sui recenti avvenimenti in Palestina ha detto che si schierava con Israele, criticando gli osservatori critici di Tel Aviv.

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