Meloni e il senso delle proporzioni
di Antonio Greco

Ieri tutti i media nazionali hanno trasmesso a reti unificate la televendita Meloni. Sono stato quindi costretto ad ascoltare, non tutto lo confesso, l’intervento del premier presso “la terza camera del parlamento” (il sopravvalutato meeting di CL).

Tralasciando le bugie ed i soliti gnè gnè (lamentazioni fuori luogo), un passaggio del suo discorso mi ha particolarmente colpito, oltre che infastidito per non dire di peggio.

Israele fermi gli attacchi a Gaza, la reazione è oltre la proporzionalità, sono troppi i morti che ha causato: questo è più o meno il suo “ragionamento”.

Mah! Forse sono ingenuo ma qualche domanda mi sorge spontanea.

Secondo la premier qual è il metro che misura la scala di “proporzionalità” degli attacchi militari su un popolo inerme? Se fossero stati un pochino meno cruenti ed avessero causato “solo” una decina di migliaia di morti civili tra cui molti bambini e neonati, sarebbero giustificati?

Perché solo adesso che, guarda caso, si risveglia una seppur timida reazione internazionale, il nostro premier si accorge che Israele sta esagerando?

Si dice poi “orgogliosa di aiutare i bambini palestinesi”.

Ma non si guarda allo specchio la donna, la mamma, la cristiana?

Gli oltre ventimila bambini morti, senza contare quelli che stanno morendo per malnutrizione, sono causati dalle armi che anche noi abbiamo dato al paese genocida.

Se quest’ultimo non arresta “gli attacchi” e prosegue la pulizia etnica è anche perché il governo, da lei presieduto, continua ad intrattenere rapporti commerciali e politici.

Quali sanzioni ha proposto signora Meloni? Il partenariato con Israele l’ha, almeno, sospeso? Sono domande retoriche lo so.

Ebbene signora Meloni, seppur certo che la cosa le rimarrà del tutto indifferente, voglio dirglielo lo stesso: sono inorridito dalle sue parole e dalla sua sfacciata ipocrisia!

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