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Venezuela: campagna di arruolamento contro la minaccia USA
di Vitoria Sobral
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha esortato i cittadini a continuare a partecipare al "Grande Giorno dell'Arruolamento Militare", una mobilitazione nazionale volta a rafforzare la milizia bolivariana nonostante le continue minacce statunitensi.
Domenica, Maduro ha elogiato la massiccia partecipazione nei centri di arruolamento e nelle piazze Bolivar, definendola una testimonianza dell'impegno del popolo venezuelano per la sovranità e l'autodeterminazione.
Sabato, Maduro aveva condannato la decisione di Washington di stazionare tre navi da guerra al largo delle coste del suo paese, descrivendola come un tentativo diretto di imporre un cambio di regime con il pretesto di combattere il narcotraffico.
Il presidente ha denunciato l'iniziativa come "immorale, criminale e illegale", avvertendo che tali azioni minacciano la pace regionale e violano il diritto internazionale.
Venerdì, rivolgendosi ai parlamentari, ha sottolineato che qualsiasi aggressione contro uno Stato latinoamericano costituisce un attacco a tutte le nazioni della regione.
"Non restate a casa. Venite ad arruolarvi per amore del nostro Paese... quando la tromba della patria chiama, persino le lacrime di una madre tacciono".
Maduro ha sottolineato che l'arruolamento trascende le differenze politiche: "Al di sopra di qualsiasi colore politico o ideologia, il Venezuela viene prima nei nostri cuori. Sempre leali, mai traditori! Non tradiremo mai i nostri liberatori, la nostra patria o la nostra terra".
Il presidente ha spiegato che la milizia, insieme ai gruppi combattenti, ai riservisti e alle famiglie che aderiscono al sistema difensivo, costituisce la garanzia dell'integrità territoriale del Venezuela. L'iniziativa è iniziata sabato 23 agosto, segnando il lancio ufficiale della campagna di arruolamento.
Maduro ha anche denunciato quelle che ha descritto come campagne di guerra psicologica volte a collegare il governo bolivariano al narcotraffico, accusando l'amministrazione dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump di promuovere la disinformazione.
Il leader venezuelano ha sottolineato che le mobilitazioni riflettono un desiderio collettivo di salvaguardare la pace ed evitare scontri che potrebbero destabilizzare l'America Latina. Ha ricordato che nel 2014 la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) ha dichiarato la regione "Zona di Pace", impegnando i paesi membri a risolvere le controversie pacificamente senza ricorrere alla forza.
 
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