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Venezuela: i veri scopi di Trump
di Sandro Valentini
La flotta Usa inviata di fronte alle coste venezuelane è troppo piccola per una invasione militare ma sufficientemente grande per una grave intimidazione del Venezuela.
Qual è il senso dell'operazione? Attuare una forte pressione per tentare di destabilizzare il Venezuela e inviare un messaggio minaccioso a tutti i Caraibi: ma è anche una operazione di distrazione di massa negli USA per spostare l'attenzione dai gravi problemi economici del paese alla lotta contro i narcotrafficanti.
Se la lotta alla droga fosse il vero problema Trump dovrebbe pendersela prima di tutto con il Messico dove i cartelli sono i principali esportatori di droga, con la Colombia (dove ci sono anche basi militari USA), il Perù e la Bolivia, principali produttori di narcotici e con le oligarchie finanziarie che riciclano immensi profitti di capitali dalla droga.
È evidente che la questione è il petrolio venezuelano e altri minerali, come l'oro, di cui il paese è ricco.
Siamo alle solite. Gli Usa considerano i Caraibi il loro cortile di casa che deve essere depredato e spremuto come un limone.
E la UE? Anche in questo caso non pervenuta. Ma il mondo è cambiato e pure il Sud America è alla ricerca di nuovi eqiilibri in un contesto sempre più multipolare.
 
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