Piantedosi, il prefetto di ferro
di Santina Sconza

Non è colpa mia se ministri sproloquiano.

È la volta di Piantedosi, il ministro tutto d'un pezzo, frangar, non flectar, mi spezzeró, ma non mi piegherò.

Lui il Prefetto di ferro a Roma aveva messo nella lista degli sgomberi Casapound, ma ancora oggi nessuno è intervenuto e difende il suo collega Giuli.

“Credo abbia detto che se si legalizza in qualche modo, potrebbe non essere sgomberato. È successo già ad altri centri”.

E quanti anni ancora bisogna aspettare? E perché non si aspettava che si legalizzasse Leoncavallo?

E udite, udite le baggianate sul video che mostra il generale libico Almasri ricercato dalla Corte Penale Internazionale mentre uccide un cittadino libico per le strade di Tripoli.

«L'ho visto sui social'» ma «le ricostruzioni sembrano attribuire quel video a molti anni fa. Nessuno ha mai pensato che quel personaggio fosse meritevole di qualche considerazione» ha detto Matteo Piantedosi.

Ah il video è di tanti anni fa...

«Io ho firmato un decreto di espulsione che si fondava in parte «anche sugli elementi di pericolosità. Sono stato anche un po' discusso per questo. Fa parte di considerazioni di giustizia, tutelare l'interesse degli italiani in Italia e all'estero».

Noi per questo non lo ringraziamo ma lo invitiamo a dimettersi, perché ha lasciato che un aguzzino, uno stupratore persino di minorenni e di donne continuasse a esercitare il suo potere nei lager libici nei confronti dei migranti.

Lo invitiamo a dimettersi perché usa due pesi e due misure, lascia liberi i criminali e lascia morire nelle nostre acque i profughi in cerca di un futuro migliore.

Per Meloni e Salvini. Eja, Eja Alalà.

Dossier diritti