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50 esponenti PD chiedono di escludere Israele dalle competizioni sportive
di Paolo Mossetti
Ho chiacchierato con Mauro Berruto, responsabile sport PD, che insieme ad una cinquantina di compagni di partito vorrebbe realizzare ciò che fino a un anno fa sarebbe stato indicibile persino su molti quotidiani di centrosinistra: escludere l'Israele di Netanyahu e Smotrich dalle competizioni sportive, come la Russia e come ancora prima il Sudafrica dell'apartheid.
È compatibile con un partito dove ancora oggi alcune correnti paragonano l'opposizione ai gruppi di pressione pro-Netanyahu alle Leggi Razziali e si affidano all'opposizione israeliana per cambiare lo status quo?
«Il punto non è (solo) il calcio, ma la partecipazione a qualsiasi manifestazione sportiva internazionale. Sono stato molto chiaro, almeno spero, sui precedenti ban sportivi, alcuni dei quali hanno fatto “scuola” nel mondo dello sport: penso in particolare ai 24 anni fuori dai Giochi Olimpici per il Sudafrica dell’apartheid e alla ex-Jugoslavia...
[M]i sembra che esista una doppia morale. In alcuni casi si agisce repentinamente (penso per esempio alla sacrosanta esclusione della Russia dopo l’aggressione all’Ucraina), in altri casi pare non ci si ponga neppure la domanda...
Il PD ha immediatamente manifestato il suo orrore per la tragica azione terroristica di Hamas del 7 ottobre 2023... e altrettanto immediatamente ha denunciato con tutti i mezzi... l’aberrante politica di Netanyahu che ha generato uno sterminio di uomini, donne, civili, bambini, giornalisti, sportivi, che sta usando la fame come strumento di guerra...
Credo che, mettendo in fila tutto ciò che ho descritto, sia difficile smentire l’intento genocida».
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