Ultimo saluto a Salvo Vitale, combattente antimafia
di Pino Maniaci

Era il 2016, l'anno dell'accanimento mediatico, della macchina del fango architettata dalla Saguto e dal suo cerchio magico contro Telejato.

Dalla redazione si erano allontanati in tanti, tranne gli amici e i collaboratori di una vita.

Tu, Salvo, facevi parte di quella cerchia ristretta di persone che ci sono sempre state vicine, anche durante i momenti più difficili. Se c'era da navigare nel mare in tempesta, tu eri il primo a remare.

Sei stato il nostro giornalista di punta, con te abbiamo firmato inchieste che hanno fatto il giro del mondo. Con te abbiamo tolto la maschera agli intoccabili dell'antimafia.

Con te abbiamo restituito un briciolo di speranza alle vittime del sistema Saguto. Ma per me e per la mia famiglia non sei stato soltanto un semplice collaboratore. Sei stato un amico, una spalla, una presenza fissa. Per i nostri giovani sei stato un faro, un maestro.

Oggi è il giorno dell'ultimo saluto. Su di te, in questi giorni, hanno scritto fiumi di parole e non mancheremo anche noi di ricordare il grande professionista e intellettuale che eri.

Oggi qui voglio solamente ricordare l'amico che sei stato per me e per la mia famiglia, e voglio farlo con una delle foto più belle che conservo: mi piace pensare che lassù vi siate ritrovati, tu e Franco, a ridere e scherzare come quel giorno del 2016 in redazione.

Ciao Salvo. La lotta non si ferma.

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