 |
Medvedev: Russia non accetterà truppe NATO in Ucraina
di Franca Rissi
In un post pubblicato mercoledì su X, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev ha dichiarato che le truppe della NATO non possono svolgere il ruolo di peacekeeper in Ucraina, sottolineando che la Russia non accetterà tali garanzie di sicurezza per Kiev.
All'inizio di questa settimana, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato alle emittenti di TF1 e LCI che la Russia sarebbe diventata una "forza destabilizzante" e una "minaccia per gli europei".
"Quel gallo gallico senza cervello non può rinunciare all'idea di inviare truppe in 'Ucraina'. È stato dichiarato esplicitamente: NIENTE truppe NATO come peacekeeper. La Russia non accetterà una simile 'garanzia di sicurezza'. Ma il patetico e rauco uccello continua a cantare per dimostrare di essere il re del pollaio", ha dichiarato Medvedev su X, commentando le discussioni occidentali sull'invio di truppe in Ucraina.
Inizialmente, alcuni rapporti suggerivano che Washington non avesse una "linea rossa" fissa sull'invio di truppe in Ucraina. Un alto funzionario statunitense ha dichiarato a Politico che la possibilità di schierare forze di peacekeeping non era esclusa, affermando: "Non credo che ci sia una linea rossa".
Tuttavia, il portavoce della Casa Bianca ha successivamente chiarito che "gli Stati Uniti non saranno sul terreno in Ucraina", sebbene gli Stati Uniti possano fornire coordinamento e assistenza militare ai loro alleati europei.
Nel frattempo, una coalizione di 30 paesi, tra cui Giappone e Australia, sta lavorando a un quadro di garanzie di sicurezza a lungo termine per Kiev. Il Segretario Generale della NATO Mark Rutte ha affermato che questo sforzo è guidato dal Primo Ministro britannico Keir Starmer e dal Presidente francese Emmanuel Macron.
L'iniziativa mirerebbe a garantire le capacità militari di Kiev attraverso l'impegno a mantenere un esercito forte, a fornire un importante pacchetto di armi statunitensi e ad espandere la produzione nazionale di droni.
La Russia ha categoricamente respinto qualsiasi presenza di truppe NATO in Ucraina, anche nell'ambito di un mandato di mantenimento della pace. Il Ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha descritto tale mossa come una minaccia inaccettabile, mentre Medvedev ha avvertito che le forze di pace della NATO dispiegate senza il consenso della Russia sarebbero considerate "obiettivi legittimi".
Inoltre, la Russia ha delineato una serie di condizioni di pace che includono un impegno concreto a fermare l'espansione della NATO verso est, escludendo l'adesione di Ucraina, Georgia e Moldavia.
Mosca ha anche richiesto la neutralità ucraina, sul modello dell'Austria, che vieterebbe la presenza di basi militari straniere sul suo territorio. Inoltre, la Russia chiede la parziale revoca delle sanzioni e lo scongelamento dei suoi beni sovrani, nonché garanzie per la protezione delle popolazioni russofone in Ucraina.
 
Dossier
diritti
|
|