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Coloni israeliani cercano di insediarsi in Siria ma IDF li riporta indietro
di Leandro Leggeri
Un gruppo di coloni israeliani, accompagnati persino dai propri figli, ha attraversato ieri il confine con la Siria con l’obiettivo dichiarato di fondare un nuovo insediamento chiamato “Nave Habashan”.
L’azione, guidata da un gruppo che si definisce i “Bashan Pioneers”, è stata rapidamente fermata dall’esercito israeliano che li ha riportati in territorio israeliano.
L’episodio dimostra ancora una volta la volontà di alcune frange del movimento dei coloni di esportare la logica della colonizzazione ben oltre i confini, persino in un Paese devastato dalla guerra come la Siria.
Sebbene l’IDF abbia definito l’iniziativa “grave” e “un reato penale”, non è la prima volta che simili tentativi vengono messi in atto: già a dicembre un gruppo di attivisti aveva cercato di stabilirsi in aree del Libano sotto controllo israeliano.
Se l’idea di colonizzare Siria e Libano resta confinata a gruppi estremisti, diversa è la situazione a Gaza, dove settori della destra israeliana, incluso il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, spingono apertamente per reinsediare coloni nei territori palestinesi, in aperto disprezzo per i diritti del popolo palestinese.
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