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19 agosto 2025
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Lottare finché la dignità si trasforma in un'abitudine
di Giuseppe Franco Arguto

È uno slogan diffusosi nei movimenti sociali latinoamericani (soprattutto in Cile, durante le proteste del 2019, ma attestato anche in Messico già dal 2017).

L’origine precisa è incerta: probabilmente nasce come slogan di piazza o graffito negli anni della dittatura cilena, poi ripreso e amplificato nelle lotte popolari, che videro impegnati e schierati movimenti di resistenza armata o movimenti di lotta civile non violenta che coinvolsero operai, studenti e coalizioni politiche diverse ma coese nel togliere dalla scena pubblica Pinochet: il referendum del 1988 sul “No” alla rielezione del dittatore cileno fu decisivo: si trattò della vittoria delle strategie collettive, pacifiche e democratiche, preferite da gran parte della popolazione.

La resistenza cilena contro la dittatura non fu un capitolo isolato della storia: fu un grido collettivo che unì studenti, operai, donne, contadini, preti coraggiosi e guerriglieri. Mentre i generali e i padroni affamavano il popolo, intere generazioni scelsero di opporsi: alcuni con le armi nelle montagne e nei quartieri operai, altri con le pentole battute nelle strade, con i volantini clandestini, con le reti di solidarietà che nascondevano perseguitati e curavano i feriti.

La lotta non fu mai solo per sopravvivere, ma per difendere la dignità, parola che divenne arma più potente delle pallottole. La dittatura di Pinochet voleva ridurre il popolo al silenzio, ma il popolo trasformò quel silenzio in urlo organizzato, fino a costringere il regime a cedere.

Oggi, in ogni conflitto sociale, questa memoria ci parla: ci insegna che la resistenza non è mai unica, ma plurale; che la dignità si costruisce insieme, nelle strade e nelle comunità; che la lotta è tanto più forte quanto più intreccia i corpi, le voci e i sogni di chi non accetta l’asservimento.

Dal Cile degli anni bui alla nostra epoca segnata da neoliberismo, sfruttamento e guerre, il messaggio rimane lo stesso: nessuna dittatura, economica o militare, può resistere quando un popolo decide che la dignità deve diventare abitudine.


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Dossier diritti

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