Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
19 agosto 2025
tutti gli speciali

Quando in USA marciarono contro la guerra in Vietnam
di Dalia Ismail

Sulle proteste a Tel Aviv ho solo una cosa da dire: all’inizio della guerra del Vietnam, meno dell’1% degli statunitensi si oppose per principio; chi lo faceva era una minoranza e, per questo, pagò il prezzo di combattere da solo, come Muhammad Ali, che scontò il carcere.

La maggioranza, invece, era indifferente o giustificava l’invasione.

Le grandi manifestazioni di massa scoppiarono solo dopo che 50.000 soldati USA erano stati uccisi dalla Resistenza vietnamita: in quel momento le persone marciavano non per un senso di giustizia verso i vietnamiti, ma perché non volevano più andare a combattere e rischiare la vita.

In altre parole, la guerra si fermò perché gli statunitensi non volevano più morire, e non perché ritrovarono la propria umanità perduta e si accorsero che era ingiusto sterminare i vietnamiti e occupare illegalmente il loro paese.

È un bagno di realtà che va riconosciuto, senza raccontarsela per sentirsi più “buoni” e meno complici.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale