Maramaldo
di Elisa Fontana

Mi perdonerete il linguaggio, ma davanti a certi spettacoli occorre onestamente essere chiari. Mi riferisco all’indegna sceneggiata di quella feccia d’uomo di Ben Gvir che se ne è andato come un bullo di periferia malsana a “fare visita” a Marwan Bargouthi il leader palestinese rinchiuso da più di 20 anni nelle galere israeliane.

Ed è andato a trovarlo per fare cosa? Per abbaiargli, a favore di telecamere, “non vincerete. Chiunque agisca contro Israele verrà annientato”. Così, davanti ad un uomo fiaccato, ma non domo da oltre 20 anni di galera dura, senza ritegno, senza freni, senza nessun controllo, senza, soprattutto, nessun motivo, per pura arroganza e cattiveria da bullo. Una feccia di essere, appunto.

Ma una cosa sfugge a questa bestia feroce, resa cieca da un odio indiscriminato e razzista, che non è Bargouthi ad agire contro Israele.

Ad agire contro Israele sono quelli come Ben Gvir e tutti i complici del governo Netanyahu, quella cricca che ha dimostrato al mondo intero quanto profondo sia l’abisso della loro disumanità, quella cricca nefasta che ha saputo dissolvere in un fiat il patrimonio di solidarietà mondiale dopo quel che gli Ebrei avevano patito con la Shoah.

Quel “mai più” che era sgorgato dalle coscienze di tutti è stato maciullato dal genocidio scientifico messo in atto da Netanyahu e complici, con la complicità di troppi. E, come se non bastasse, abbiamo dovuto assistere anche a questa ribalderia, a questa scellerataggine senza vergogna di andare a minacciare un uomo che non può difendersi.

Ed è proprio questo che vi annienterà, caro Ben Gvir, il credervi al di sopra di ogni legge umana e divina che vi perderà definitivamente, non sarà di certo Marwan Bargouthi. Come non sarà di certo quel cadavere di 20 anni che avete lasciato uscire da Gaza per andare a morire di malnutrizione a Pisa.

Sarete voi stessi ad essere la vostra rovina, come sappiamo bene fin dai tempi degli antichi Greci. La hybris non paga, la tracotanza si paga a caro prezzo.

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