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Comunità ebraica grata agli eredi di Mussolini
di
Santina Sconza *
La Comunità ebraica chieda le dimissioni del Presidente Walker Meghnagi.
Con amarezza mi chiedo come mai la comunità ebraica italiana non si sollevi indignata alle parole di Walker Meghnagi.
La sua dichiarazione a La Stampa:
"Guardi per fortuna c'è la presidente del Consiglio Meloni e il resto della destra che ci difende. Altrimenti torneremmo al'38. Se ci fossero al governo Schlein Conte Fratoianni e Bonelli, a noi sparerebbero per strada. Il Pd è pieno di antisemiti".
Parole gravi che fanno arrabbiare chi ha sempre combattuto contro l'antisemitismo.
Parole che fanno male a chi per anni nelle scuole ricorda la Giornata della Memoria o della Shoah, l'uccisione nei campi di concentramento di 12 milioni di persone affinché non solo non sia dimenticato il genocidio di 6 milioni di ebrei ma che non si ripetesse mai più.
Il presidente dimentica che la maggioranza degli ebrei in Italia votarono per Mussolini e che le leggi razziali furono emanate dal dittatore fascista il 17 novembre del 1938.
Dimentica il Presidente della Comunità ebraica milanese questo piccolo particolare!
Una domanda presidente Walker Meghnagi: la comunità ebraica in Italia ha bisogno di essere difesa?
Da chi?
Di quale movimento antisemita parla?
Forse della quasi intera popolazione italiana indignata per il genocidio che il governo israeliano, falsamente chiamato democratico, sta perpetrando contro il popolo palestinese.
Hannoe chiuso per anni e anni un popolo in una Striscia, perpetrato per anni e anni contro quel popolo la tirannia con l'avallo degli USA, anche Andreotti difese i palestinesi contro quella tirannia.
Per anni e anni, abbiamo chiesto a gran voce 2 popoli, 2 stati, Israele e Palestina.
E voi della comunità ebraica in Italia che cosa avete chiesto?
Il silenzio assoluto sulle barbarie che i governi israeliani perpetravano.
Poche le voci indignate, quella di Primo Levi che voi avete linciato, oggi quella di Gad Lerner e Moni Ovadia che voi avete allontanato, e finalmente contro le sue parole quella di Emanuele Fiano.
Lei, Presidente, ferisce così non solo chi come me è stata sempre contro la Shoah e vostra amica, ma mette in pericolo la sua comunità.
Con le sue parole indegne e ingrate ferisce chi durante la Resistenza lottò per liberare l'Europa dal nazifascismo, mentre la sua comunità negli USA non alzò un dito se non alla fine della guerra quando si capì chi stava per vincere.
La sua frase non è solo sbagliata ed ingrata ma è soprattutto pericolosa per il suo popolo, accusare di antisemitismo i leader del centrosinistra, semplicemente perché vogliono che finisca il massacro di un popolo, è cercare di riscrivere la storia.
Santificare gli estimatori di Almirante, redattore della rivista 'La difesa della razza', e ringraziarli come vostri difensori è affermare che Hitler e Mussolini furono i difensori degli ebrei.
* già presidente ANPI Catania
 
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