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Attivista della Handala eurodeputata convocata dalla polizia per un tweet
di Rita Newton
Dopo la coraggiosa partecipazione alla spedizione della nave Handala, Emma Fourreau, attivista franco-svedese e eurodeputata di France Insoumise, è stata convocata ieri dalla polizia nell'ambito di un'indagine per "apologia di terrorismo"... per un semplice tweet a sostegno del rilascio di Georges Ibrahim Abdallah, l'attivista libanese tenuto in prigione per oltre 40 anni dalla Francia e rilasciato qualche giorno fa.
Nel comunicare ai suoi follower l'accaduto, Fourreau ha commentato: "La criminalizzazione delle voci filo-palestinesi continua senza sosta, e anche la nostra mobilitazione: non resteremo in silenzio!"
Jean-Luc Mélenchon ha parlato di "Un altro grottesco ammiccamento del governo a Netanyahu. Emma Fourreau, un'eurodeputata indomita della flottiglia Handala, è sotto processo per essersi appropriata delle scuse per il terrorismo. Rima Hassan è stata trattenuta in una stazione di polizia per 11 ore. In Francia, gli agenti di polizia interrogano i parlamentari per ore sulle loro opinioni. Il partito di Macron sta reinventando la polizia politica".
La stessa Rima Hassan, eurodeputata francese di origine palestinese giurista esperta in diritto internazionale componente della Commission dei diritti dell'Uuomo e degli affari esteri del parlamento UE, che pure ha partecipato alla spedizione della Handala, ha scritto: "Quanti francesi, uomini e donne, saranno continuamente citati in giudizio per aver tollerato il terrorismo in nome del sostegno incondizionato a Israele?"
Le ha fatto eco Manon Aubry, pure lei eurodeputata dello stesso partito di Fourreau, presidente di Left al parlamento UE e attivista contro le disuguaglianze, che ha commentato "Gli unici che dovrebbero rispondere alla polizia e alla giustizia sono coloro che sostengono il genocidio a Gaza, non coloro che combattono contro l'occupazione israeliana".
Antoine Léaument, deputato francese, pure ha scritto: "È una follia. La criminalizzazione di coloro che si battono per la causa palestinese è una vergogna. Sono i complici del genocidio che dovrebbero essere citati in giudizio davanti alla Corte penale internazionale!"
E non si può che essere d'accordo con questi commenti, tanto più considerando l'episodio di cui la stessa Emma Fourreau fu protagonista a fine giugno, quando era candidata nella prima circoscrizione elettorale del Calvados, nel nord-ovest della Francia e la sua avversaria del partito di estrema destra Rassemblement National, Ludivine Daoudi era apparsa in una foto in cui indossava un berretto da sottufficiale della Luftwaffe (l’aviazione tedesca della Germania nazista) decorato con una svastica. Nell'occasione, Emma Fourreau aveva scritto "Il 7 luglio non date un solo voto a questi fascisti immondi".
Il partito di Daoudi aveva poi reso noto che dopo la diffusione in rete delle immagini costei non si sarebbe candidata al secondo turno delle elezioni legislative. Non risulta tuttavia che qualcuno abbia chiamato in gendarmeria la Daoudi a rendere conto del suo comportamento apologetico dei perpetratori della Shoah, a differenza di quanto accaduto ieri con Fourreau, che denuncia e si oppone concretamente al genocidio di Gaza.
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