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Colonnello israeliano spietata arma mediatica del sionismo
di Antonella Salamone
Č quasi sconosciuto in Europa, ma nel mondo arabo il suo nome č sinonimo di odio, menzogna e morte.
Avichay Adraee, colonnello e portavoce di lingua araba dell'esercito di occupazione israeliano, č un noto islamofobo e uno dei volti pubblici del genocidio in corso a Gaza.
Colono di origine irachena, turca e siriana, non ha nulla di "israeliano", se non l'occupazione che serve. Dietro i suoi video in arabo e le sue distorte citazioni religiose, conduce una guerra psicologica, minaccia i civili, prepara obiettivi e legittima gli attacchi che sono costati la vita a numerosi giornalisti, tra cui Anas Al-Sharif e membri della sua redazione di Al Jazeera.
Non č solo un portavoce; č un'arma mediatica del sionismo, un colono che trasforma le parole in proiettili e le telecamere in strumenti di guerra. I suoi discorsi non sono semplici dichiarazioni; sono semafori verdi alla barbarie, confezionati in un linguaggio studiato per sedurre, ingannare e dividere.
La storia non ricorderā i suoi tweet e video come semplici messaggi di propaganda, ma come prove.
E quando un giorno verrā il momento di rispondere, davanti a un tribunale degno della seconda Norimberga, il suo nome comparirā accanto a quelli che hanno progettato, giustificato e orchestrato il massacro di un popolo.
E' un terrorista, un islamofobo, un colono genocida della peggior specie, una creatura che perfino Satana invidierebbe.
Ho avuto la pessima idea di vedere il profilo di questa iena su X...
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