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Ogni parola ha conseguenze, ogni silenzio anche
di
Rinaldo Battaglia *
“Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche” scriveva a suo tempo Jean-Paul Sartre.
Ne ho avuto conferma anche in questi giorni, anche per la ricorrenza della strage nazifascista di Sant’Anna.
Perché le parole contano e così pure i silenzi.
Mi spiego meglio.
“Il 12 agosto del 1944 si compì a Sant’Anna e nelle frazioni di Stazzema un eccidio tra i più sanguinosi ed efferati della Seconda Guerra Mondiale.
Oltre cinquecento persone – donne, anziani, sfollati, tanti bambini – vennero trucidate senza alcuna pietà e molti dei loro corpi accatastati e bruciati.
Uno spaventoso calvario, divenuto simbolo degli orrori delle guerre, della logica di annientamento delle SS, delle disonorevoli ed esecrabili complicità fasciste”.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, 12 agosto 2025.
“Disonorevoli ed esecrabili complicità fasciste”…. molto chiaro e educativo. Storicamente accertato e processualmente verificato.
"Eccidio di Sant’Anna di Stazzema: una pagina vergognosa della nostra storia che tutti ricordano con lo stesso dolore e la stessa esecrazione".
Il Presidente del Senato Ignazio Benito La Russa, 12 agosto 2025.
“Una pagina vergognosa”. Vero, ma per colpa di chi?
La parola ‘fascismo’ non viene detta o pronunciata. Forse perché la Seconda Carica dello Stato è quello che a casa ha un busto di 20 centimetri del Duce, regalatogli dal padre Antonino La Russa, segretario politico del Partito Nazionale Fascista a Paternò negli anni '40 e, nel dopoguerra, deputato e senatore del Movimento Sociale Italiano (dal 1958 al 1992 per diverse legislature ai tempi anche di Giorgio Almirante, capogabinetto di Salò)?
“Ricordiamo con dolore le vittime dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. Oggi e sempre abbiamo il dovere di commemorare gli episodi più bui ed esecrabili della storia, perché soltanto una memoria storica condivisa permette di creare le condizioni affinché orrori, atrocità, guerre, non si ripetano, e perché i valori della pace e della democrazia ci guidino. La consapevolezza storica, e il ricordo di ogni vittima, siano memento per una nuova prospettiva di Concordia”.
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, 12 agosto 2025.
“Ricordiamo le vittime dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema”....giusto, ma uccise da chi?
Il ministro Giuli non era presente ovviamente. Giorni fa era andato di persona a commemorare la battaglia di Canne del 216 avanti Cristo, ma evidentemente non ha ritenuto altrettanto importante essere a Sant’Anna il 12 agosto 2025 dopo Cristo. Sua facoltà, questione di opinioni.
Poi il vuoto. Perché il vuoto esiste. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha nemmeno dedicato un messaggio o un post sui social a un eccidio in cui furono trucidati 560 civili, tra cui almeno 130 bambini.
Forse perché erano uomini del Duce, al tempo di Giorgio Almirante e Rodolfo Graziani? Capisco ‘da Giorgio a Giorgia’. Capisco.
"Noi siamo la memoria che abbiamo".
Noi siamo chi onoriamo e chi non onoriamo.
“Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche.”
13 agosto 2025 – indignato, ma non sorpreso.
* Coordinatore Commissione Storia e Memoria dell'Osservatorio
 
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