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Germania fornisce sottomarino a Israele, inchiesta lambisce Netanyahu
di Franca Rissi
Il governo tedesco ha approvato l'esportazione di un nuovo sottomarino in Israele, pochi giorni dopo aver annunciato un blocco parziale delle esportazioni di armi del paese verso lo Stato ebraico, ha riportato mercoledì il quotidiano berlinese Taz.
Secondo l'organizzazione ombrello degli azionisti chiave, il consiglio di amministrazione dell'azienda manifatturiera Thyssenkrupp ha confermato questa esportazione pianificata durante la sua assemblea generale straordinaria di venerdì.
"La licenza di esportazione è stata resa pubblica l'8 agosto, ma non sappiamo esattamente quando sia stata concessa", ha dichiarato Luca Schiewe dell'organizzazione Facing Finance in risposta all'inchiesta di Taz. Durante l'assemblea generale degli azionisti, a Schiewe è stato chiesto dove si trovasse il sottomarino.
Interpellato in merito durante la conferenza stampa del governo a Berlino, un portavoce del Ministero dell'Economia non ha voluto commentare questo caso specifico.
"Quindi, non posso commentare i singoli casi qui... in generale, il governo federale decide caso per caso sull'autorizzazione all'esportazione di armi, tenendo conto della situazione specifica e di un attento esame delle considerazioni di politica estera e di sicurezza", ha dichiarato Daniel Greve ai giornalisti.
Il contratto di acquisto del sottomarino è stato firmato nel 2012. Nel dicembre 2023, il Consiglio di Sicurezza Federale, che decide in merito alle esportazioni di armi, ha dato il via libera alla consegna. Tuttavia, l'ulteriore licenza di esportazione richiesta dall'Ufficio Federale per l'Economia e il Controllo delle Esportazioni (BAFA) era ancora in sospeso.
Facing Finance cita ora la dirigenza dell'azienda, la quale afferma che la consegna è nei tempi previsti e che la licenza di esportazione è stata ottenuta. Inizialmente, l'azienda stessa si era rifiutata di commentare l'inchiesta della taz.
All'inizio della scorsa settimana, il sottomarino, denominato "INS Drakon", è stato apparentemente avvistato durante una prova in mare al largo dell'isola di Rügen, nel Mar Baltico. L'imbarcazione è il sesto sottomarino di classe Dolphin ad essere consegnato a Israele.
Il prezzo, secondo quanto riferito, si aggirava intorno ai 500 milioni di euro (circa 585,8 milioni di dollari), con la Germania che ha contribuito con 135 milioni di euro all'acquisto dell'arma da parte di Israele.
L'accordo per il sottomarino è stato anche al centro di un'indagine giudiziaria israeliana, con una commissione d'inchiesta che indaga sugli accordi con il produttore di armi tedesco Thyssenkrupp Marine Systems (TKMS).
Anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato costretto a testimoniare davanti alla polizia in seguito allo "scontro sottomarino".
Un'indagine approfondita condotta di recente dall'emittente pubblica tedesca Norddeutscher Rundfunk ha segnalato probabili conflitti di interesse per la cerchia ristretta di Netanyahu in relazione all'accordo sulle armi con TKMS.
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