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Inferiori, quindi eliminabili senza scrupoli
di Rita Newton
Più si va avanti, più mi convinco che per tutti questi geni del doppio standard un palestinese non sia come noi ma inferiore e quindi un bambino palestinese non sia come gli altri bambini e non ci debbano essere scrupoli né sensazione nello sterminarli o farli soffrire.
Scusate se sono cruda, mi dispiace, ma solo così si spiegano certe differenze, la posizione di Segre e compagnia, la deumanizzazione e tutto lo schifo che stiamo vedendo.
Per me tutti siamo uguali, è proprio la mia natura, tutti abbiamo gli stessi diritti, quindi ci ho messo due anni a capire che per questi altri non è così, non solo per una ideologia suprematistica, ma proprio come una deformazione del loro sguardo e ragionamento.
Se guardiamo attraverso la lente di questo orrendo pregiudizio si spiegano tante cose, compreso il fatto che quando noi parliamo con loro, per quanto spieghiamo, questa gente non ci comprende.
A volte nel nostro ambiente troviamo persone che si reputano migliori degli altri, ma nel caso della Palestina a mio avviso sono milioni di persone a vederla così.
E non solo i sionisti o gli israeliani, ma anche milioni di osservatori nel mondo.
Per questo gli accorati commenti o appelli a ritrovare il senso di umanità non li smuovono. Per loro i palestinesi (o gli arabi in generale) non sono umanità, o sono umanità di serie B.
Non a caso più volte politici israeliani in questi due anni hanno paragonato i palestinesi agli animali, o con termine generico o citando animali specifici...
Gli occidentali più soft vedono gli arabi in generale come arretrati, li chiamano beduini (quando peraltro il livello di scolarizzazione e di progresso delle civiltà palestinese e libanese ad esempio - non hanno niente a che invidiare a quelli di molte nazioni occidentali che si ritengono progredite.
Chi invece non si smuove per il loro destino, anche quando bambini, non li vede affatto come esseri umani come noi.
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