|  | Ministri e camalli di Elisa Fontana
  
                    
“Quel che sta accadendo è inaccettabile. Non siamo di fronte ad una operazione militare con danni collaterali, ma alla  pura negazione del diritto e dei valori fondanti della nostra civiltà”. 
Bravo ministro Crosetto, bravissimo, così si parla di quel che sta accadendo a Gaza!
Ma allora, chiede l’incauto giornalista, riconoscere lo Stato di Palestina non sarebbe uno strumento di pressione e un segnale politico? 
Ascoltate bene la risposta: “No, perché quello Stato non c’è e riconoscere uno Stato che non c’è rischia di trasformarsi solo in una provocazione politica in un mondo che muore di provocazioni.” 
Capite che sensibilità d’animo? E il cauto giornalista non gli ha nemmeno chiesto se allora il nostro governo smetterà di vendere armi ad Israele, perché avrebbe rischiato un deliquio del bravo e sensibile ministro.
Che dirvi? Meno male che ci sono i camalli di Genova a ricordarci che la schiena si può tenere anche dritta."
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