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Fatti fascisti
di Alessandro Ferretti
Alcune tra le notizie di ieri:
Israele ha ammazzato almeno 47 palestinesi a Gaza di cui almeno 40 presso i famigerati "punti di distribuzione del cibo".
L'Italia ha effettuato il suo primo aviolancio di aiuti, e sempre ieri Muhannad Zakaria Eid, un ragazzo di 15 anni è stato schiacciato a morte da una cassa di aiuti piombatagli addosso. È quindi probabile che ad ammazzarlo sia stata la nostra "missione umanitaria" fieramente strombazzata dal ministro Crosetto come prova della grande bontà degli italiani.
I coloni israeliani hanno attaccato Hebron, Ramallah e altre zone della Cisgiordania per scacciarne i palestinesi, sotto la protezione dell'esercito israeliano.
In Libano Israele ha ammazzato Mohammed Shahadah, il direttore di un sito di news locali, bombardando la sua auto mentre era alla guida. Le stime parlano di almeno 500 violazioni del cessate il fuoco da parte israeliana, che hanno ammazzato circa cento persone. Le violazioni del cessate il fuoco da parte di Hezbollah ammontano a un caso, a dicembre 2024, con due colpi di mortai sparati contro una base israeliana e zero vittime.
La UEFA ha commemorato la morte del calciatore Suleiman al-Obeid, il "Pelé palestinese". Peccato abbia dimenticato di dire come è morto, ovvero ammazzato da Israele mentre cercava cibo per i suoi figli.
È comunque un progresso: Suleiman è uno degli oltre quattrocento calciatori palestinesi ammazzati da Israele in ventidue mesi di genocidio, ma per gli altri l'UEFA non ha spiccicato neanche una sillaba.
Il tweet con cui Mohamed Salah, calciatore del Liverpool, ha fatto notare all'UEFA la sua "dimenticanza" ha raccolto ottocentomila like in otto ore, ma non saranno i like a cacciare Israele dall’UEFA e dal consesso civile, anche perché è evidente che il consesso civile non esiste più: sempre ieri, in UK è avvenuto il più grande arresto di massa dai tempi delle proteste contro la Thatcher nel 1990.
La polizia ha comunicato con malcelata fierezza di aver arrestato, dopo otto ore di duro e indefesso lavoro, 466 manifestanti non-violenti e inermi, la maggior parte anziani, rei di aver manifestato con un cartello con la scritta "Sono contro il genocidio, supporto Palestine Action".
Tra gli arrestati, un uomo non vedente costretto su sedia a rotelle, una donna di 81 anni malata di Parkinson e una ultranovantenne. Rischiano tutti fino a quattordici anni di galera.
Ah, ultima cosa: Facebook ha sospeso per "truffa e frode" l'account di Doriana Goracci (da molti anni collaboratrice dell'Osservatorio, ndr), che da quasi due anni posta instancabilmente notizie, immagini, denunce e riflessioni sul genocidio.
Il fascismo è tornato ed è qui per restare.
Cantare “Bella Ciao” il 25 aprile non basta più: il popolo palestinese è solo il primo della lista. Cari antifascisti della domenica, quando pensate di svegliarvi?
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