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Antimafia: il giudice Scopelliti
di Pino Maniaci
Antonino Scopelliti era un magistrato come pochi, con la schiena dritta.
Diceva: "Il giudice è solo, solo con le menzogne cui ha creduto, le verità che gli sono sfuggite, solo con la fede cui si è spesso aggrappato come naufrago, solo con il pianto di un innocente e con la perfidia e la protervia dei malvagi".
Ma il buon giudice, sottolineava, "nella sua solitudine deve essere libero, onesto e coraggioso".
Lui lo era, per questo il 9 agosto del 1991 è stato assassinato con due colpi di fucile alla testa a Villa San Giovanni, mentre rientrava a casa dopo avere trascorso la giornata al mare.
Aveva cinquantasei anni e dava fastidio ai mafiosi. Anche Giovanni Falcone se ne era reso conto: "L'eliminazione di Scopelliti è avvenuta quando ormai la suprema corte di Cassazione era stata investita dalla trattazione del maxiprocesso alla mafia palermitana e ciò non può essere senza significato", scrisse in un articolo su La Stampa.
Con queste parole noi ricordiamo il sacrificio di Scopelliti. Perché abbiamo il dovere di non dimenticare.
 
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