Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
08 agosto 2025
tutti gli speciali

Niente capitalismo senza colonialismo
di Gabriele Germani

Nei libri di storia ci dicono che il capitalismo nasce grazie all'ingegno di qualche industriale inglese e ad alcuni fattori strutturali del Regno Unito.

Manca la consapevolezza di quanto fu determinante la distruzione della concorrenza indiana, l'accesso a materie prime economiche e a un mercato enorme.

Insomma, niente capitalismo senza colonialismo.

Questo passaggio è determinante per capire la nostra posizione attuale. L'Italia è nel gotha del capitalismo internazionale, siamo nella parte di mondo privilegiata: G7, OCSE, UE, NATO.

Nell'ordine internazionale centro-periferia, l'Italia è stato un paese colonizzatore e del centro.

Ora con l'ascesa del multipolarismo le cose stanno cambiando, la coperta si fa corta e la nostra alleanza con gli USA sembra sottomissione. Le nostre classi dirigenti devono danneggiare la nostra economia per mantenere quella nordamericana.

L'Italia è uno stato tributario: dobbiamo mantenere le sanzioni ai rivali degli USA anche danneggiando la nostra impresa, dobbiamo comprare idrocarburi dagli USA con costi economici e ambientali, dobbiamo comprare armi dagli USA per donarle ad altri vassalli che fanno la guerra ai loro rivali.

Il cambiamento in atto costringe la classe dirigente europea a depredare la propria popolazione per accontentare la classe dirigente statunitense. In questo, alcuni sono più bravi di altri. L'Italia ha perso una guerra ed è paese occupato, quindi ha meno libertà della Spagna (che non comprerà neanche gli F35, menomale che Sanchez faceva solo chiacchiere).

Avere consapevolezza che sta cambiando la fase e che da centro del sistema-mondo stiamo diventando periferia è determinante.

J.W.C. uno dei fautori della fusione dei gruppi peronisti e comunisti, in Argentina negli anni '60, scrisse: "La nostra lotta deve partire dall’auto-consapevolezza di vivere in un paese semi-coloniale, che è a sua volta membro di un continente semi-coloniale (..) Il nazionalismo è possibile solo se inteso come una politica conseguente all’anti-imperialismo".


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale