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Palestina:in corso un omicidio-suicidio
di Alessandro Ferretti
Netanyahu ha baldanzosamente annunciato che Israele occuperà Gaza, ma in realtà l'annuncio serve a nascondere il fatto che Israele è ormai in caduta libera.
Il crollo non è solo dovuto all'isolamento internazionale che sta assumendo proporzioni colossali, ma anche al fatto che i soldati israeliani stanno letteralmente crollando sia a causa della resistenza palestinese, sia per del peso dei crimini da loro stessi commessi.
Ieri il Dipartimento per la riabilitazione del Ministero della Difesa israeliano, che si prende cura dei soldati bisognosi di cure mediche e psichiatriche, ha dichiarato che sono ben 80.000 (ovvero, quasi un israeliano su cento) i soldati che sono stati ammessi ai servizi erogati dal dipartimento dallo scoppio della guerra nella Striscia di Gaza nell'ottobre 2023, di cui 26.000 per malattie mentali.
Di questi, ben 8.500 soffrono della grave sindrome da shock post-traumatica (PTSD). A gennaio 2024 erano 1.600, in maggioranza a causa del 7 ottobre, mentre a ottobre 2024 erano saliti a 5.200. I numeri sono certamente destinati ad aumentare, in quanto il PTSD tipicamente emerge mesi o addirittura anni dopo la fine del servizio attivo.
Il dipartimento ha affermato di stanziare circa 4,2 miliardi di shekel (1,2 miliardi di dollari), ovvero più della metà del suo bilancio annuale, per fornire servizi medici ai soldati feriti.
Il numero di soldati feriti, insieme alla crescente ondata di suicidi, costituisce una "grave sfida nazionale", ha avvertito il dipartimento. Sono almeno 54 i soldati israeliani che si sono suicidati dal 7 ottobre in poi, di cui cinque solo nelle ultime due settimane.
L'impatto del genocidio dei palestinesi è quindi devastante anche sui carnefici, il che conferma che che i peggiori nemici degli israeliani non sono affatto i palestinesi, ma proprio quella corte di (pseudo) giornalisti, opinionisti e intellettuali disumani che dietro a una ipocrita facciata di condanna dei crimini a Gaza e in Cisgiordania si affannano a minimizzare e/o a negare gli orrori.
Il loro scopo è quello di ostacolare l'adozione di efficaci misure diplomatiche e sanzioni economiche, e quindi sono i responsabili primi della folle corsa allo sterminio e delle sue spaventose future conseguenze. Conosciamo i loro nomi, e non li dimenticheremo.
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