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Repubblica Ceca: ONG rampognano il governo e chiedono interventi a Gaza
di Franca Rissi
Le tre maggiori organizzazioni umanitarie della Repubblica Ceca hanno chiesto al governo di "condannare inequivocabilmente" le violazioni del diritto internazionale umanitario a Gaza e di opporsi ai piani di reinsediamento forzato della popolazione.
In una dichiarazione congiunta, la Croce Rossa ceca, People in Need e Medici Senza Frontiere hanno chiesto al Primo Ministro Petr Fiala e al suo governo di intervenire a Gaza, dove la situazione č "critica" e sono necessarie "azioni urgenti".
Le organizzazioni hanno affermato di monitorare quotidianamente l'entitā delle sofferenze derivanti dalla sistematica violazione del diritto internazionale umanitario, affermando che i civili vengono uccisi in attacchi militari indiscriminati, mentre i bambini muoiono di fame.
Citando i dati delle Nazioni Unite, la dichiarazione ha sottolineato che oltre 1.580 operatori sanitari, oltre 495 operatori umanitari e 229 giornalisti sono stati uccisi negli attacchi israeliani a Gaza dall'ottobre 2023.
"L'87,3% del territorio di Gaza, che ha una superficie equivalente a Praga, si trova in una zona di operazioni militari in corso o č soggetto a ordini di sfollamento."
I gruppi hanno affermato che la politica estera ceca si basa non solo su impegni di alleanza e interessi economici, ma anche su impegni giuridici e basati sui valori.
"La posizione del governo ceco, che evita di nominare le cause delle sofferenze sopra descritte, č inaccettabile e incompatibile con i suoi valori dichiarati", hanno osservato.
Hanno chiesto al governo di "condannare inequivocabilmente" le violazioni del diritto internazionale umanitario a Gaza, comprese le violazioni dei principi di distinzione, proporzionalitā e misure preventive, e di opporsi ai piani di reinsediamento forzato dei residenti in paesi terzi.
Hanno inoltre chiesto al governo di utilizzare gli strumenti diplomatici disponibili per ottenere il rispetto del diritto internazionale umanitario da entrambe le parti in conflitto, tra cui il rilascio degli ostaggi, il raggiungimento di un cessate il fuoco duraturo e la protezione dei civili.
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