|  |  Germania: tifosi del calcio schifano i fan del genocidio ma in Italia...di Alessandro Ferretti
  
                    
Mentre anche ieri Israele ha ammazzato la sua razione quotidiana di almeno 83 persone, di cui 58 giustiziate mentre cercavano di portare a casa un sacco di farina per le loro famiglie morenti, in Germania i tifosi del Fortuna Düsseldorf sono riusciti ad impedire che la loro squadra ingaggiasse il calciatore Shon Weissman, della Nazionale israeliana.
Dopo il 7 ottobre, il simpatico pedatore in mutandoni aveva chiesto su Twitter di “cancellare Gaza dalle carte geografiche“ e di tempestarla con centinaia di tonnellate di bombe (per la cronaca, oggi siamo ad oltre centomila tonnellate) e aveva messo like su post che dicevano “non ci sono innocenti a Gaza”.
 Nonostante avesse cancellato i tweet giustificandosi con “la foga del momento”, queste prodezze non avevano convinto i fans del Granada FC, la sua squadra attuale, tanto è vero che nelle ultime 18 gare di campionato l’apologeta del genocidio era rimasto fuori dal campo per undici volte, totalizzando appena 87 minuti di gioco.
I tifosi del Fortuna, alla notizia che la loro squadra stava chiudendo la trattativa per ingaggiarlo a prezzo di saldo, hanno immediatamente lanciato una petizione di protesta. Giusto ieri la squadra, che aveva già fatto venire l’amico degli assassini a Düsseldorf per la firma, ha capitolato annunciando che il matrimonio non si farà. Il valore di mercato del 29enne Weissman si è più che dimezzato in due anni e a questo punto rischia (meritatamente) di finire la carriera in anticipo.
Ma non preoccupatevi, perché a tendere una mano al pericolante calcio israeliano arriva solerte la FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio. Ieri, con un tweet giulivo e pieno di punti esclamativi, la FIGC ha pensato bene di pubblicizzare entusiasta la partita di pallone in programma per il 14 ottobre a Udine, in cui la nazionale nostrana giocherà nientepopodimeno che con la nazionale di Israele, tra poco più di due mesi a Udine, invitando tutti ad andare allo stadio!
In un paese che possa dirsi minimamente civile, questa partita non si giocherebbe per l'ammutinamento di squadra e pubblico. Se si giocherà, spero solo che le telecamere riprendano da vicino non solo gli undici miserabili che senza ritegno scenderanno in campo stringendo la mano ai rappresentanti di uno stato genocida, ma anche i volti ebeti dei ceffi che andranno ad applaudirli, soprattutto in tribuna d'onore, a beneficio di coloro che in futuro studieranno la fisiognomica dei mostri del ventunesimo secolo. 
Nulla resterà impunito.
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