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05 agosto 2025
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Oltre 1000 scienziati scrivono al CERN: agite per Gaza!
di Viola Fiore

Oltre 1000 fisici e scienziati, fra cui Alessandro Ferretti, autore per l'Osservatorio, hanno chiesto a CERN di agire per Gaza tramite la sottoscrizione di una Petizione al consiglio e alla direzione del CERN

Il testo è in Inglese. Qui nella nostra traduzione:

"Crediamo che due torti non facciano una ragione. La continua occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza non giustifica gli attacchi contro i civili in Israele del 7 ottobre 2023, né l'attacco del 7 ottobre giustifica la campagna criminale che il governo israeliano ha condotto contro la popolazione di Gaza negli ultimi venti mesi.

Come ampiamente documentato, dal 2 marzo 2025, il governo israeliano ha bloccato tutte le consegne di aiuti, cibo, acqua e carburante alla Striscia di Gaza, imponendo un assedio totale a un'enclave di 2 milioni di persone.

La notte del 18 marzo 2025, il governo israeliano ha ripreso la sua campagna militare a Gaza, uccidendo oltre 400 persone durante la notte, tra cui almeno 170 bambini, infrangendo così una fragile tregua tra Israele e Hamas. Con questo atto, il governo israeliano ha chiarito di non cercare una soluzione pacifica a questo conflitto, né di avere a cuore la vita dei palestinesi e degli ostaggi ancora detenuti a Gaza.

Josep Borrell, ex responsabile della politica estera dell'UE, ha dichiarato l'8 maggio 2025: "Sappiamo tutti cosa sta succedendo lì e abbiamo tutti sentito gli obiettivi dichiarati dai ministri di Netanyahu, che sono chiare dichiarazioni di intenti genocidi. Raramente ho sentito il leader di uno Stato delineare così chiaramente un piano che rientra nella definizione giuridica di genocidio".

Tali azioni sono indifendibili secondo qualsiasi ragionamento umano, morale o persino pratico. Come dichiarato da Mirjana Spoljaric, Presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa e custode della Convenzione di Ginevra: "Nessuno Stato, nessuna parte in conflitto [...] può essere esonerata dall'obbligo di non commettere crimini di guerra, di non commettere genocidio, di non commettere pulizia etnica".

La comunità internazionale deve affermare che libertà e sicurezza devono essere garantite sia a israeliani che a palestinesi, e che ciò può essere raggiunto solo attraverso un cessate il fuoco immediato e incondizionato, il flusso incondizionato di aiuti umanitari e una pace giusta negoziata e concordata tra entrambe le parti nel quadro delle risoluzioni delle Nazioni Unite.

Come scienziati, crediamo fermamente che la collaborazione internazionale, la condivisione delle conoscenze e la libera circolazione delle idee siano importanti motori del progresso umano e della pace. Gli scienziati mediorientali sono rimasti fermi nel sostenere questi principi nonostante decenni di tensioni e conflitti regionali. Tra i tanti esempi, segnaliamo la creazione del laboratorio SESAME e il sostegno dei fisici israeliani alla partecipazione degli scienziati palestinesi al CERN, una collaborazione che ha portato all'accordo di cooperazione tra la Palestina e il CERN.

Come scienziati, non possiamo tollerare che l'attuale stato di guerra imposto dal governo israeliano ai palestinesi, oltre all'inaccettabile tributo di vite umane e all'offesa alla dignità umana, comprometta anche la continua collaborazione pacifica degli scienziati israeliani e palestinesi tra loro e con il resto della comunità.

Il Codice di Condotta del CERN impone ai Collaboratori del CERN di "comportarsi eticamente, con onestà intellettuale e assumendosi la responsabilità delle proprie azioni". Riteniamo che questo si estenda anche agli Stati membri e implichi che l'appartenenza al CERN richieda l'adesione al diritto internazionale, il rispetto delle istituzioni internazionali e, soprattutto, il rispetto dei diritti umani.

Nella Risoluzione CERN/3626 (datata 8 marzo 2022), il Consiglio del CERN ha affermato che "l'aggressione di un Paese da parte di un altro va contro i valori perseguiti dall'Organizzazione". Questo principio è ancora più urgente quando l'aggressione è perpetrata da uno Stato riconosciuto come potenza occupante illegittima dalla Corte Internazionale di Giustizia.

Invitiamo pertanto con urgenza la direzione e il Consiglio del CERN a garantire il rispetto dei principi sopra delineati, in particolare alla luce del mandato della Convenzione di "non interessarsi a lavori per esigenze militari". Tale rispetto deve essere attivamente monitorato e garantito, salvaguardando così la pacifica collaborazione tra i fisici.

Dovrebbe essere altresì garantito l'accesso continuo al CERN a tutti gli scienziati della regione impegnati per la pace e la risoluzione pacifica del conflitto. Ove possibile, deve essere fornito un supporto specifico ai colleghi la cui vita e libertà sono messe in pericolo dal conflitto e devono essere adottate tutte le misure necessarie per garantire che nessuno dei collaboratori del CERN diventi direttamente o indirettamente complice delle campagne militari e terroristiche in Medio Oriente.

Ginevra, 15 giugno 2025

"È fondamentale - dice il professor Luigi Daniele, che ha curato una analisi giuridica della questione - che le organizzazioni internazionali che rappresentano gli sforzi dell'umanità per acquisire e condividere le conoscenze sulle leggi universali della natura adottino misure immediate nei confronti dei loro Stati membri violando palesemente le leggi universali del genere umano."

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