Bari: consegnate a Francesca Albanese le chiavi della città
di Viola Fiore

"Per il suo impegno incessante a tutela dei diritti del popolo palestinese".

Questa la motivazione con cui oggi sono state consegnate a Francesca Albanese, relatrice ONU per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati, le chiavi della città di Bari.

"Bari, città di pace, è al suo fianco nel riaffermare la centralità del diritto internazionale e denunciare la brutalità e la barbarie che da quasi due anni si consumano sui civili inermi nella Striscia di Gaza" ha commentato il sindaco Vito Leccese.

E Albanese alla vigilia dell'evento, rivolta alle cittadine e cittadini baresi, li ha ringraziati: "Saremo assieme, per fare la cosa giusta. Per la Palestina e per noi".

Il Sindaco aveva daro l'annuncio del conferimento il 28 luglio, scegliendo questa data per ricordare la memoria dei giovani studenti baresi che il 28 luglio 1943 pagarono con la vita il sogno di una Bari libera, democratica, antifascista "Perché oggi, come allora, abbiamo il dovere di alzare la voce in difesa della libertà, ovunque sia minacciata".

Ma quindici giorni prima, Leccese aveva già preannunciato l'intenzione ad un evento condotto al teatro Petruzzelli da Nicola Porro, notoriamente su posizioni diverse.

Proprio Porro, che nell'occasione attaccò il primo cittadino, con l'avvicinarsi della data della consegna delle chiavi a Albanese, ha annunciato con sdegno che andrà via da Bari.

D'altra parte, come denunciato dal Comitato per la Pace di Terra di Bari in una lettera aperta al Sindaco di Bari per segnalare che , tra gli sponsor della manifestazione condotta da Porro figuravano alcune aziende menzionate nel rapporto da Francesca Albanese, per la loro collaborazione con il governo israeliano nell’azione genocidaria e nell’occupazione illegale dei territori palestinesi.

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