 |
Israele nega il visto a funzionario ONU che ha denunciato atrocità a Gaza
di Leandro Leggeri
Jonathan Whittall, alto funzionario delle Nazioni Unite, ha raccontato su The Guardian le atrocità viste durante il suo incarico a Gaza: ospedali devastati, fosse comuni, civili affamati colpiti a morte mentre tentavano di raggiungere il cibo.
Dopo aver parlato pubblicamente di questi crimini, Israele ha annunciato che non rinnoverà il suo visto e che dovrà lasciare il Paese.
Whittall, capo dell’ufficio OCHA nei Territori Palestinesi Occupati, ha descritto condizioni disumane create deliberatamente, tra bombardamenti, fame forzata, assedi, uccisioni di medici e operatori umanitari, e la sistematica distruzione delle infrastrutture vitali.
Un’intera popolazione – afferma – è intrappolata in un sistema pensato per renderla “non più sostenibile”.
Israele sta punendo chi osa parlare, tagliando i fondi alle ONG palestinesi, limitando i visti al personale internazionale e cercando di zittire chi denuncia i crimini.
Ma il racconto di Whittall è chiarissimo: “Ciò che accade non è inevitabile. È frutto di scelte politiche. Ogni ritardo nell’intervento è una mano che spinge Gaza sott’acqua mentre annaspa per respirare.”
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|