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02 agosto 2025
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Aiuti a Gaza: governo italiano e altri cercano di salvare la faccia
di Vitoria Sobral

Quadi fuori tempo massimo (nel digiuno c'è un punto di non ritorno che rende inutile la successiva nutrizione) alcuni stati, fra cui l'Italia, hanno inviato aiuti da lanciare dall'alto.

In alcuni casi, per esempio l'Italia, si tratta di governi che sono stati a guardare senza fare niente o addirittura hanno vento armi a Israele e hanno dato un pulpito e tutti gli onori a Netanyahu e soci.

Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e la Giordania hanno guidato venerdì un lancio multinazionale di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, a cui si sono uniti aerei provenienti da Francia, Germania, Italia e Spagna.

Il Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, ha parlato telefonicamente con il suo omologo giordano, Ayman Safadi, per discutere degli sviluppi umanitari a Gaza e delle modalità per migliorare gli sforzi di coordinamento dei soccorsi.

Lo sceicco Abdullah ha affermato che, sotto le direttive del Presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, il Paese continua a guidare iniziative globali per fornire un supporto umanitario urgente ai palestinesi di Gaza attraverso operazioni terrestri, aeree e marittime, in condizioni umanitarie difficili.

Ha affermato che la 59a operazione di lancio di aiuti umanitari è stata effettuata venerdì, guidata dagli Emirati Arabi Uniti e dalla Giordania, insieme a sette aerei provenienti da Francia, Germania, Italia e Spagna.

Abdullah ha descritto l'iniziativa come un modello efficace di cooperazione internazionale nella risposta umanitaria.

L'esercito israeliano aveva annunciato in precedenza che avrebbe consentito ai paesi stranieri di lanciare aiuti a Gaza.

In precedenza, gli aiuti paracadutati nella Gaza colpita dalla carestia, dove Israele è stato accusato di aver imposto la fame, erano stati visti cadere sui civili e causare vittime.

Alcuni degli aiuti lanciati dagli aerei sono caduti anche in mare, spingendo i civili affamati a correre verso le coste e le acque, e questo ha suscitato critiche a causa del metodo di lancio con paracadute.

La scorsa settimana, il Programma Alimentare Mondiale (WFP) delle Nazioni Unite ha segnalato che un terzo della popolazione di Gaza è rimasto senza cibo per diversi giorni consecutivi a causa dell'assedio israeliano.

Il WFP stima che un palestinese su quattro a Gaza soffra di condizioni di carestia e che 100.000 donne e bambini soffrano di malnutrizione acuta.

Israele mantiene un blocco su Gaza da 18 anni e dal 2 marzo ha sigillato tutti i valichi di frontiera, bloccando l'ingresso degli aiuti umanitari e peggiorando le già disastrose condizioni nell'enclave.

I funzionari palestinesi hanno affermato che sono necessari almeno 600 camion di aiuti umanitari al giorno per soddisfare i bisogni dei 2,4 milioni di abitanti del territorio.

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