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Destra più o meno estrema oggi e strage di Bologna
di
Santina Sconza *
Ricordiamo a quei trenta fascisti che a Cotignola (Reggio Emilia), sabato scorso intorno a mezzogiorno sono penetrati con fasci littori e simboli fascisti al centro polivalente che ospitava la Festa dell'Unità e hanno intonato “Faccetta nera” e “Giovinezza" con manifesti e altoparlante, che tutte le stragi dopo la nascita della Repubblica democratica sono state compiute dai neofascisti.
Per la strage di Bologna del 2 agosto 1980 sono stati condannati Paolo Bellini, Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, all'epoca terroristi dei Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari, organizzazione terroristica italiana, di orientamento neofascista e neonazista), insieme al loro complice di Terza Posizione Luigi Ciavardini.
Lo ricordiamo anche alla ministra Bernini, che alla cerimonia di commemorazione ha affermato «Qualunque collegamento con l’orrore della strage e l’attualità o l’attuale governo, lo respingo senza se e senza ma»... ribadendo di essere «in totale e pieno disaccordo a titolo personale e come rappresentante del governo su tutti i riferimenti all’attualità».
Il Presidente dell'associazione familiari delle vittime della Strage di Bologna Paolo Bolognesi si era rivolto a Giorgia Meloni che pur essendoci la sentenza non riconosce la matrice fascista nella strage dicendo: “Alla Presidente del Consiglio, che ci ha accusato di volerla esporre a ritorsioni, nel ricordare il passato da cui proviene, come quello da cui provengono gli esecutori delle stragi, vogliamo dire che una cosa è il rispetto per le Istituzioni, un'altra cosa è l'accettazione di riscritture interessate della storia, cosa che non siamo in alcun modo disposti a far passare.
Presidente Meloni, condannare la strage di Bologna senza riconoscerne e condannarne la matrice fascista è come condannare il frutto di una pianta velenosa, continuando ad annaffiarne le radici".
Giustizia per le vittime del neofascismo della strage di Bologna è stata fatta, per le altre stragi c'è ancora tanto da fare.
Intanto ricordo alla squadraccia neofascista di Cotignola che la loro tracotanza nasce da un atto di codardia: nonostante le parole d'ordine del boia Mussolini siano state 'Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi', fu arrestato mentre scappava gambe levate travestito da tedesco, abbandonando i suoi fedeli gerarchi in mano alla giustizia del popolo italiano e morì da codardo come era sempre vissuto.
* Coordinatrice Commissione Mafia e Antimafia dell'Osservatorio
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