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01 agosto 2025
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Nave Handala: i 21 membri dell'equipaggio sono tornati a casa
di Vitoria Sobral

La mattina del 31 luglio, gli ultimi due volontari di Handala detenuti nel carcere di Givon – Christian Smalls (Stati Uniti) e Hatem Aouini (Tunisia) – sono stati deportati dopo cinque giorni di detenzione illegale in pessime condizioni, durante i quali avevano intrapreso uno sciopero della fame in solidarietà con Gaza.

Sono partiti passando per la Giordania. Aouini è stato accolto al confine dall'ambasciata tunisina.

Con la loro partenza, tutti i 21 attivisti che hanno navigato a bordo di Handala della Freedom Flotilla, sequestrati in acque internazionali da Israele e poi illegalmente detenuti in carcere, sono finalmente liberi. Sono stati deportati in patria e nessuno è più sotto custodia israeliana.

Tony La Piccirella era tornato in Italia, atterrando il 30 luglio, accolto a Bari, la sua città.

Con le buone notizie rira un sospiro di sollievo Antonio Mazzeo, l'altro attivista italiano che era sulla nave e che aveva rimesso piede nel nostro paese alcuni giorni fa, e promette che questa mattina andrà a Palazzo Zanca, sede del Municipio si Messina, la sua città, "per ringraziare a nome mio e dell'intero equipaggio, l'Amministrazione Comunale e la cittadinanza peloritana per il sostegno, la solidarietà e la vicinanza espresse in questi giorni".

"Su Handala viaggiava l'umanità intera per portare un poco di umanità dove l'umanità è stata cancellata sotto le bombe di Israele. - dice - E sono orgoglioso che di quella umanità ha fatto parte la città in cui sono nato, cresciuto e lavoro come insegnante".

Conclusasi la vicenda anche per il resto del gruppo, Antonio ricorda "alcuni degli attimi più belli della straordinaria avventura di Handala della Freedom Flotilla diretta a Gaza... Quando si imparava le parole di "Bella Ciao", la canzone scelta all'unanimità da intonare in caso di abbordaggio e sequestro da parte delle truppe d'élite della marina militare dello Stato genocida di Israele".

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