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Centri in Albania: altro schiaffo al governo dalla Corte di Giustizia UE
di
Santina Sconza
Bella scoppola a questo governo neofascista da parte della corte di giustizia europea.
Meloni se ne faccia una ragione: i centri in Albania sono fuorilegge.
I giudici della CGUE di fatto allontanano sempre di più l’utilizzo dei centri realizzati in Albania: un progetto inizialmente ideato per ospitare i richiedenti asilo soccorsi in mare, poi trasformati in carissimi Centri di permanenza per il rimpatrio.
Per la Corte “uno Stato membro non può includere nell’elenco dei Paesi di origine sicuri” un Paese che “non offra una protezione sufficiente a tutta la sua popolazione“.
La Corte precisa che questa condizione è valida fino all’entrata in vigore del nuovo regolamento Ue, nel 2026.
Non si è fatta attendere la reazione, durissima, di Palazzo Chigi. “Sorprende la decisione della Corte di Giustizia Ue in merito ai Paesi sicuri di provenienza dei migranti illegali. Ancora una volta la giurisdizione, questa volta europea, rivendica spazi che non le competono, a fronte di responsabilità che sono politiche“, si legge in una nota di Chigi condivisa dalla stessa premier Giorgia Meloni sui suoi social.
Meloni se ne faccia una ragione ed invece di criticare i giudici, dica chi rimborserà noi italiani degli 800 mila euro spesi in Albania per Cpr o lager inutilizzabili.
No, non compete alla politica decidere chi deve andare nei Cpr, perché in base a tutte le carte dei diritti decidere della libertà di un individuo (habeas corpus) è compito di un giudice.
E non compete alla politica, soprattutto quando questa utilizza i migranti come strumento per propaganda puramente elettorale.
I vostri Cpr sono simili ai lager del nazifascismo mentre quelli usavano gli ebrei, i rom, gli oppositori politici come manodopera e quelli in esubero li portavano nei forni crematori, voi li imbottite di farmaci e li lasciate a non far nulla fino a quando decidono di suicidarsi.
 
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